ciclistica montecavolo

ciclistica montecavolo, uscite 2010

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daniele1963
view post Posted on 25/8/2017, 20:29




Domenica 09.07.17

By Mario il pres.

Meglio sanare i conti prima di Schia. Dovendo andare, almeno inizialmente, dalla stessa parte, potrei incorrere in errori. Domenica 9, orario di ritrovo, le sette. Un lavoro da panico. Durante la settimana, quando vado al lavoro, non mi alzo mai prima delle sette. La domenica, giorno che il nostro Beneamato Signore ha dedicato al riposo, mi debbo alzare alle sei e trenta. Inconcepibile. Ancora più deprimente l'aspetto della piazzetta Piadina. Il solo Silvio è in attesa. Niente paura, “ Ciu is mei che uan” diceva il mitico giovin Accorsi, nella pubblicità del Maxibon e così sarà. Partiamo per la lunga cavalcata che ci porterà ai Boschi di Carega e a Fornovo, lontano ben quarantacinque chilometri. A Quattro Castella, diventiamo tre. Il mitico Giuly, il Giuli marrone, ci raggiunge dopo una intensa rincorsa. Insieme, tirando e chiacchierando, attraversiamo, Traversetolo, Bannone, Mamiano, Pannocchia, Pilastro, Felino, Sala ed i mitici Boschi di Carega (secondo o terzo attraversamento, quest'anno). Giuly rientra per impegni famigliari, mentre io e Silvio, continuiamo verso Fornovo. Manteniamo una buona andatura. C'è da rispettare un rendezvous con Giuli e Marco ( e a sorpresa anche con Marco Rapaggi), in quel di Calestano o dintorni, con loro provenienti da Felino. I tornanti di Piantonia, salita di inizio Cisa, non sono duri, ma sono al sole. I primi chilometri, sono al sei con tornanti, appunto, gli altri sempre al sei, più o meno, senza tornanti. Il bivio che porta a Terenzo e Calestano, dopo i Boschi di Bardone, non arriva mai. Dal bivio a Calestano non è tutta discesa, c'è una piccola contro pendenza che però superiamo facilmente. Sul ponte del Baganza, tipo Teano, incontriamo Giuli, Marco e Marcorap, in perfetta sintonia di tempi. La sosta alla fontana di Calestano è breve. Ci aspetta il Col di Fragno, i famosi sei chilometri al sette (primi due al dieci). I tre di Felino, più freschi, ma anche più scalatori, scompaiono ben presto dalla vista mia e di Silvio, ma sul colle ci raggruppiamo di nuovo, ovviamente grazie alla loro sosta. Il resto è una lunghissima bella discesa (fatta eccezione per il tratto in mezzo a Cozzano), dove Marco e Giuli si dilettano in disegni di curve. In pratica rifacciamo in inverso, il percorso dell'ultima giornata prima del week end Dolomitico. A Langhirano, l'insaziabile Giuli, costringe Marco a fare il dieci per cento di Mulazzano. Io e Silvio, avendo già dato, rientriamo da Santa Maria, con noi anche Marcorap, pure lui poco propenso ad altre salite. Non sarà, comunque, una pacchia. Un fastidioso vento laterale, non permette di sfruttare completamente la strada in lieve costante discesa. Meglio andrà da Mamiano a Casa. A Montecavolo arriviamo prima di mezzogiorno, con il mercatino del RIUSO in piena attività. Breve attesa dei due assatanati Giuli e Marco, poi insieme, solita tappa alla fontana del Sindaco, per bere l'acqua con bollicine.



Giornata giusta Partecipanti 4 ciclistica + 2 ospiti 6 totale km 116 4,38

OSPITI: GIULY, MARCORAP

MARIO, SILVIO 116 GIULI, MARCO 100

Domenica 30.07.17

Relazione del 30/07/2017 by Giuly. Manca il presidente che è andato a prelevare i nipoti in territorio francese x dedicarsi a loro x 14 gg come solo un vero nonno sa fare. E che nonno , 7 gg al mare di Cervia/Cesenatico e 7 al quello di Montecavolo. La Favorita, da agosto si chiama La Mer de Mario'. O almeno questo è ciò che i suoi nipoti chiamano. Ma nel frattempo c'è chi ha sudato le proverbiali 7 camicie. Infatti 9 1/2; 6 ciclistica 3 1/2 ospiti; eravamo ad affrontare l'ultima pre ferie battezzata Trofeo appenninico. Quest'anno il Trofeo, che come sempre prevede la Cima Coppi ufficiale della ciclistica, era posto al Passo Scalucchia a quota 1320 mt ~; 10 km scarsi al 5,8% di media. Per arrivarci però bisogna passare da Vetto e farsi Gottano e Cereggio che di fatto, a parte un beve tratto pianeggiante di 700 mt tra le due località è una salita come o forse anche più dura della Scalucchia. Partenza, come spesso accade, quando gli orari sono cosi' mattinieri, a scaglioni. 1° scaglione 6,30 da Montecavolo con Silvio nel ruolo di sergente e 2 soldati scelti. Gabriele ( non sono sicuro del nome) ma che è cmq uno di noi a tutti gli effetti essendo iscritto ed era alla sua prima uscita ufficiale con noi. Un plauso certamente gli va fatto perché per presentarsi ha scelto la giornata + dura dell'anno e con tanto di divisa ufficiale 2017. L' altro Matteo Davoli amico di Max Tosi già uscito con noi altre volte. Più che a lui un plauso va' fatto a Silvio che da vero sergente sa quando usare il bastone e la carota. Ha sempre scandito il passo permettendo a Gabriele di non annoiarsi per poi sfogarsi su x la Scalucchia ed a Matteo di non imballarsi. 2° Scaglione partenza 6,30 da Rivalta . Presenti Io Carlo Enri Salvatore x la cilistica + Max Tosi ed un altro suo amico..Ugo??? Ad onor del vero da Rivalta fino a Vetto una bella presenza femminile ci ha scortati..E chi se non la ex ns. Eleonora. Anche ex di altri..Ma a Vetto ci ha abbandonato x, forse, un rendez-vous con qualche altro suo ex...le donne...Cmq i 2 scaglioni al ponte della Andrella si sono uniti per poi proseguire a ranghi compatti fino a Montecavolo. È inutile che vi dica della salita o della discesa, da una Strava, dall' altra conoscete i personaggi. Pertanto già sapete che io non scollinero' mai per primo e tanto meno Tosi ci stacchera' in discesa. Se qlc di voi invece avrà questa percezione, attenzione, perché invece che amminoacidi state prendendo altro... Una nota da segnalare sulla via del ritorno tra Vetto e Ciano; Salvatore ha menato di brutto. Sembra che Teresa, come spesso accade alle donne incinta, avesse delle voglie.Non ci è stato fornito il tipo di voglia, ma dal ritmo imposto, si nutrono forti sospetti del tipo... Alla tal ora si fa...Chi c'è c'è! E lui c'era! Per Km e tempi di ciascun di noi rimando a Strava

Giornata calda
Partecipanti 6 ciclistica + 3 ospiti 9 totale km 126 5,32

OSPITI: MASSIMO TOSI, DAVIDE,UGO, ELEONORA

SILVIO, GIULI, GABRIELE,ENRICO,SALVATORE,CARLO 126
 
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daniele1963
view post Posted on 3/11/2017, 20:55




Domenica 16.07.17 By Mario il pres. Siamo, finalmente, in ferie. Non ci sono percorsi societari previsti, quindi nessuna relazione. Ne approfitto per pareggiare i conti del mese di luglio, abbondantemente tralasciato. Domenica 16.07.17 Il solito orario antelucano, riduce i partecipanti di giornata. In piazzetta, Marco in foto, Lello, Giuli, Robbibel, Silvio, Carlo, Michi e Salvatore, sono pronti alla partenza ed il mio arrivo li attiva. Sarà una giornata di mangia e bevi e salite. Si deve arrivare a Capoponte, per poi affrontare i 15 chilometri e dico quindici che ci porteranno sotto il monte Pesdonica (che nome si sono inventati, questi parmigiani), per arrivare , in discesa, a Schia. Una salita dolomitica, classificata Hors Categorie. La cosa non spaventa Silvio, che impone la sua andatura inizialmente. Spaventa Lello, che ci abbandona repentinamente, con la scusa del lavoro domenicale (si beccherà un Guardasone, tanto per stare in allenamento). Non spaventa certamente Giuli, Marco, Robbibel, Salvatore, Carlo e Michi, che dopo il Boschetto scompaiono dalla mia vista e da quella di Silvio. La breve sosta a Tizzano, interrompe la cadenza da scalatori, che riprende appena dopo, affrontando Musiara Superiore. Siamo circondati da boschi, ma c'è traffico. E' chiusa, infatti, la strada per Musiara Inferiore. Non sono le macchine, però, a crearci difficoltà. E' la salita che non finisce mai. Quando pensi di scolmare, sei a metà dell'opera. Quando poi ti passano davanti, pedalando in tranquillità, due MTB, ti abbatti ancora di più. Soltanto la verifica della presenza dell'assistenza dei 500W, ti risolleva un po'. A schia foto e fontana, prima di buttarsi a capofitto nella discesa per Lagrimone. In mezzo al bosco gli assatanati Giuli e altri, non si trattengono, nonostante i rischi di una strada non perfetta. Nella seconda parte, invece, la strada è un bigliardo e, a maggior ragione, si alzano le velocità, non solo per gli assatanati. Non ci rimane che il rientro da Campora e Lupazzano, con conseguente discesa del Torrione e fondovalle Sella. In tre pazzi ( Giuli, naturalmente, accompagnato da Marco e Salvatore), optano per il lungo con un Bazzano dal lato rognoso. Io, Carlo, Silvio, Robbibel e Michi, invece rientraimo a Montecavolo da Traversetolo e Vignale, recuperando due dei nostri ( Enrico e Richi), che avevano tentato un aggancio in inverso, rientrando, però, prima dell'incrocio. Michi e Robbibel, hanno fatto da locomotori, accelerando i tempi di rientro. Silvio, in piazza, ha dovuto ammettere che si sarebbe potuti partire anche più tardi, visto le tempistiche di percorrenza. Alcune chiacchiere, prima del mio rientro e dei reggiani, mentre Silvio ha atteso i tre di Bazzano, arrivati poco dopo. Giornata calda al rientro Partecipanti 11 ciclistica km 109 4,25 MARCO, GIULI , SALVATORE 109 MICHI, CARLO, MARIO, ROBBIBEL, SILVIO 100 ENRICO, RICHI, LELLO 80

Domenica 23.07.17 Le lamentele sull'orario di partenza, hanno generato un piccolo ammutinamento. In piazza all'ora convenuta solo Silvio, io che dovrò rientrare in anticipo, lo seguirò dopo poco, mentre la fronda Giuli, Carlo, Enrico, Robbibel, Salvatore e l'ospite Massimo, partiranno da Rivalta mezz'ora dopo. Anche oggi la tappa è di quelle toste. Baiso, Montefaraone, Le Casett, San Vitale e la Dritta di Cavola, è tanta roba. Riesco a raggiungere Silvio prima di Viano, perché lui è in sosta fisiologica. Insieme ci facciamo, appunto Baiso, Montefaraone e San Vitale. Gli altri sono indietro di una ventina di minuti, ma Silvio li aspetterà in quel di Toano. Il gruppo è andato certamente più forte di noi due e di Silvio in solitario, dopo, ma mezz'ora è sempre mezz'ora, difficilmente recuperabile se chi è davanti non si ferma. Giuli aveva previsto un ricongiungimento sullo stradone di Cerredolo o Roteglia e così probabilmente sarebbe stato se Silvio non si fosse fermato per attenderli prima. Io, invece sono rientrato dal fondovalle Secchia, eliminando la dritta. Non è, in ogni caso, stata una passeggiata. Quando sei da solo, il cambio non te lo da nessuno e la scia proprio non l'hai. Ma tanto in bici ci si va per far fatica, per cui.......... Non credo, però, che anche il gruppetto si sia risparmiato. In salita, Giuli, Marco, Robbibel, Salvatore, Enrico, Carlo e Massimo, proprio non riescono ad andare piano, in discesa qualcuno tira i freni, ma sul drittone di Roteglia e Castellarano, senz'altro se le sono suonate. Alla giornata ha partecipato, secondo Strava, anche Robbibonni, ed io lo posso confermare avendolo incrociato a Puianello, per cui è stato messo nel mucchio. Partecipanti 8 ciclistica + 1 ospite 9 totale km 114 5,09 OSPITI: TOSI MARIO, ROBBIBONNI, 99 SILVIO, CARLO, GIULI, SALVATO

Domenica 03.09.17 Il rientro By Mario il pres. Dici, si ritorna al calendario, ci sarà il pienone. Errore. I nostri tracciatori ci hanno propinato per il rientro, un bel giro in piana. Sono massimo tre nella stagione, dico tre, i giri piatti, contro i quaranta con prevalenza montagna, nonostante questo, la piana è indigesta. D'altronde sono andati, durante le ferie, tutti alla ricerca di quote innevate. Dolomiti, Austria, Francia, chi più ne ha più ne metta (Robbibonni, Omar, Carlo). Quelli che erano al mare (versante toscano, Salvatore e Michi), hanno fatto indigestione di una salita chiamata VESTITO, sopra Carrara e Massa, quelli del versante adriatico ( Robbibel e Stefano), sono andati alla ricerca delle cime appenniniche, quelli rimasti a casa, hanno fatto scorpacciate di dislivelli, allungando i giri sopra ai 100 ( Silvio, Dino, Enrico etc etc, docet), per cui, come dicevo appunto, la piana è indigesta. Non lo è per Silvio, Bruno e Iller (entrambi rientrati dopo un lungo periodo di assenza), che, assieme a LOCOMOTIVA CHUBA (ospite) certamente catechizzato da Silvio, all'orario stabilito sono partiti. Tanto per non smentirmi, io arrivo in ritardo. Di poco, ma in ritardo. Li vedo lungo la circonvallazione e con un po' di fatica li recupero, prima di Roncolo. A Bibbiano, si aggrega Giuli, che, vittima come al solito della seconda, ha pensato bene di cambiare percorso per incrociarci. Il buon Roberto ( Montermini, nonché Chuba), come detto, probabilmente catechizzato da Silvio, fa un passo interessante, ma non massacrante. Stiamo andando nel verso dell'acqua, quindi siamo agevolati, ma si pensa anche al rientro. Il solito passaggio nel lungo Enza Parmense, serve per accontentare gli occhi. Ci sono già le “BRAVE RAGAZZE”, pronte al lavoro. Non tante, ma ci sono e ci sono anche quelli che si fermano a trattare. Noi, no. Imperterriti, attraversiamo la Via Emilia e continuiamo per Sorbolo. Ci alterniamo un po' al comando ( Iller escluso, giustificato per la lunga assenza), per dare riposo a Chuba. Da Sorbolo a Brescello, il vento è favorevole, quindi la media aumenta, lo è anche per un bolide che ci sorpassa ai duecento, limite 50, roba da pazzi. In piazza a Brescello, sosta classica solo per Chuba, il sottoscritto e Giuli. Silvio, Bruno e Iller, continuano soli. Sosta in caffetteria, ovviamente e sosta per la foto con l'ultimo comunista rimasto in Italia, ossia Peppone. Il ritorno è a rincorrere. Giuli fa un po' di conti e prevede il ricongiungimento con i tre in avanscoperta, in quel di Cavriago. Sbaglierà ma non di tanto. A complicare le previsioni, la presenza a Campegine di un raduno MOTOCICLISTICO D'EPOCA. Ci siamo fermati alcuni minuti per vedere la storia delle MOTO Italiane. Rombi di motori, odore di benzina, abbigliamenti d'epoca, uno spettacolo. Il resto è rientro in contro pendenza. Calerno, Aiola, Cavriago, una piccola variante per allungare un po' ( Giuli é preoccupato di arrivare troppo presto in piazza), con passaggio da Quattro Castella, poi, riunione in piazzetta con gli altri, che si erano un po' staccati, in strabiliante anticipo rispetto alla tabella di marcia. Questa volta la giornata non l'abbiamo chiusa alla fontana del Sindaco, ma con un aperitivo a casa del Pres (cioè da me), giusto premio per i pochi partecipanti di giornata. Giornata perfetta Partecipanti 5 ciclistica + 1 ospite 6 totale km 88 2,47

Domenica 10.09.17 Liquidiamo subito la pratica di domenica 10 settembre. La tanto attesa pioggia, dopo una estate di siccità, è arrivata. Meno male, penserete. Niente di ciò. Soltanto una bruscatina mattutina che ha spaventato tutti i super atleti della Ciclistica, che hanno preferito messaggiarsia via Watshap, piuttosto che presentarsi a rischio in piazzetta. E' saltata la trentatreesima. (in realtà qualche movimento dopo le nove c'è stato, ma sapete che conta soltanto ciò che avviene nei tempi previsti, ossia orario di partenza, oppure mezz'ora dopo, orario dell'inverso e in questo intervallo, nulla è successo).

Domenica 17.09.17 Questa volta c'è la sorpresa. Quando mi alzo, alle sette, mia moglie mi annuncia che piove. Non mi vuol fare andare in bici, penso, dalla finestra della camera si vede solo del sereno. In realtà, proprio sul tetto della casa, c'è la nube fantozziana che scarica goccioloni immensi. Siccome è presto non mi preoccupo. Si preoccupano, però i reggiani. Pare che sui tetti di tutti quelli delle Ciclistica ci sia la famosa nube. La sostanza di tutto ciò è che all'orario previsto, in piazzetta siamo in tre. Andrea, Gabriele ed il sottoscritto. Considerando che Andrea e Gabriele sono di quelli che , per impegni vari, raramente sono presenti, mi è andata di lusso averli vicino (in realtà non sarà così). Dopo alcuni minuti di attesa, arriva anche il cannibale Silvio e , udite udite, Iller, che da alcune ore è entrato nella famiglia dei NONNI. Non ci resta che partire. Ci attende la Piscina di Vetto, salita poco conosciuta, ma tosta. Andrea e Gabriele, dicevo, poco presenti, ma quando ci sono si fanno sentire. Iller, che ha poca voglia di sudare, lascia ai due sopracitati il compito di fare l'andatura, Silvio sta con lui, quando questa diventa pesante. Io annaspo, cerco di sfruttare tutte le scie immaginabili e, nei tratti di piano o falsopiano, sto con loro, ovviamente mi stacco sugli strappi. A Vetto, in ogni caso, arrivo facendoli attendere poco. Mentre siamo alla fontana, vediamo arrivare dal parmense, un bel cumulo nero che non promette niente di buono. Decidiamo, noi tre , di darci una mossa. Questo significa che dovrò soffrire, perché la salita della Piscina e non ho ancora capito perché così la chiamino, visto che la piscina mai si vedrà, prevede due chilometri e mezzo al 10 di media. Tutta la salita, ne prevederà altri due e mezzo più dolci ( cinque chilometri all'8 in totale). I due davanti, tra di loro, chiacchierano anche, mentre io soffio. Il cumulo, intanto decide di far sentire la sua presenza cominciando a pisciare. Non tanto, ma sempre acqua è. Superato gli ottocentocinquanta si scende velocemente (per modo di dire, vista la pioggia), verso Rosano. Piccola sosta per il k-way, poi via verso Castelnuovo, Felina e Casa del Merlo, dove l'acqua decide di salutarci. Meglio così. Il rientro dalla statale è veloce. I miei due compagni staranno sempre con me ed insieme arriveremo per le foto sotto la statua della piazza della Piadina, dove pian opiano arriveranno anche Dino e Serguei (entrambi in moto, però), Giuli, Salvatore, Marco e Robbibel, partiti più tardi (ospiti Alberto e Luca) e con percorso modificato, Carlo, con la sua city bike con marsupio incorporato, ma soprattutto arriveranno Silvio ed Iller, che a Costaborga, spaventati dal cumulo, hanno invertito la direzione, perdendosi, però nel parmense, con forature multiple. Da segnalare nella giornata, la partecipazione di Lello ad un raduno a Sesso. dire che qualche goccia si è presa, non è una bugia Partecipanti 11ciclistica + 2 ospiti 13totale km 78 3,07

DOMENICA 24.09.17 CERTO CHE ME LE VADO A CERCARE. PENSARE DI FARE UNA RELAZIONE DOPO QUINDICI GG, È UNA PAZZIA. LA MIA FORTUNA È CHE NELLA DOMENICA INTERESSATA, DOMENICA 24 SETTEMBRE, ERAVAMO IN POCHI, PER CUI LA MIA PUR LABILE MEMORIA, PUÒ FARE ANCORA BELLA FIGURA. PARTO IN RITARDO E NON PASSSO DALL PIAZZETTA, MA MI DIRIGO VERSO PUIANELLO, SICURO CHE NON VI FOSSE NESSUNO. IN REALTÀ SIVIO E GABRIELE, AVEVANO AVUTO LA PAZIENZA DI ASPETTARMI. MI HANNO RAGGIUNTO PRESTO, PERÒ. I REGGIANI GIULI, ENRICO E CARLO, CI HANNO ATTESI ALL'INCROCIO SULLA STATALE, PRONTI PER AFFRONTARE QUELLO CHE PER NOI È UN CLASSICO DELLA STAGIONE: IL PICCOLO LOMBARDIA. I TRACCIATORI CI FANNO AFFRONTARE DIVERSE SALITE DELLA NOSTRA COLLINA. SI COMINCIA CON CAVANDOLA, ANCHE SE FINO AL BIVIO PER VOTIGNO. SILVIO, IMPEGNATO CON LA SUA SQUADRA DEL CUORE CHE GIOCA A MEZZOGIORNO, VA PER LA SUA, SEGUITO DALL'OSPITE DI TURNO GIORGIO. GIULI, ENRICO, GABRIELE, CARLO ED IO, INVECE SIAMO SUL PERCORSO ORIGINALE, QUEL BEL CHILOMETRO E CINQUECENTO AL DODICI, SENZA RESPIRO, CON PUNTE IN DOPPIA ALTA, CHE PORTA, APPUNTO AL BIVIO DI VOTIGNO. IL PASSAGGIO, IN DISCESA, NEI DINTORNI DEL BORGO MEDIEVALE, CASA DEL TIBET E LOCATION PER MATRIMONI, VA SEMPRE FATTO CON ATTENZIONE. LA STRADA NON È DELLE MIGLIORI. DALLA BUCA DI SORDIGLIO (340 METRI), SI DEVE SALIRE, FINO AI SETTECENTO METRI DELLA STELLA, IL BELVEDERE SOPRA CASINA. LA STRADA LA CONOSCO ORMAI A MEMORIA, ED È UN BENE, PERCHÉ GLI ALTRI MIEI COMPAGNI, NE HANNO DI PIÙ E BEN PRESTO SONO SOLO. A CASINA, CARLO E ENRICO, TAGLIANO, PERCHÉ ALCUNE NUBI E DELLE PREVISIONI NON FELICI, QUALCHE PREOCCUPAZIONE GLIELA HANNO INSINUATA. IO, GIULI E GABRIELE, INVECE, COMPLETIAMO IL TRITTICO DI GIORNATA CON MAROLA, GLI OTTOCENTO DI ALTITUDINE, A TRENTA CHILOMETRI DA REGGIO. LE FAMOSE DUE GOCCE, SI FANNO VEDERE PROPRIO IN PIAZZA A MAROLA, NEL MOMENTO DELLE CHIACCHIERE E DELLA FONTANA. NON PREOCCUPANO, PERÒ. IL RIENTRO A CASINA ED IL RITORNO DAL COL DI SAN GIOVANNI, LO FACCIAMO A TUTTA, SEMPRE NOI TRE. BELLISSIMA ANCHE LA DISCESA DA SAN PIETRO, CHE PREFERISCO SEMPRE RISPETTO AL VERSO OPPOSTO. C'É UN PO DI VENTO CONTRARIO, SIA NELLA DISCESA FINO A JANO E POI, DOPO LUNGO LA PEDEMONTANA, MA AD ALBINEA ARRIVIAMO ALLA SVELTA. TROPPO PRESTO, PERÒ, PERCHÉ NELLA DISCESA, PRIMA DELLE BOTTEGHE, CI ATTENDE UNA SORPRESA CHE DIRE NEGATIVA È POCO. QUALCHE BUONTEMPONE HA PENSATO DI SPARGERE DELLE PUNTINE PER STRADA. RISULTATO, FORATURE DI TUTTE E TRE. NEL MIO CASO, ADDIRITTURA FORATURA ANTERIORE E POSTERIORE. GIULI È RIUSCITO A RIPARTIRE, GABRIELE ED IO ABBIAMO DOVUTO RICORRERE AL CARRO ATTREZZI. L'INCONVENIENTE NON HA, PERÒ, ROVINATO LA GIORNATA. GIORNATA NUVOLOSA PARTECIPANTI 6 CICLISTICA + 1 OSPITI 7 TOTALE KM 75 3,30

DOMENICA 02.10.17 OTTOBRE COMINCIA DA OTTOBRE, GIORNATA CUPA, CHE NON INVITA AD USCIRE. LA PIAZZETTA È VUOTA QUANDO SI PRESENTA L'UNICO ATTORE DI GIORNATA, MARCO GIUBERONI E CHE DA SOLO PARTIRÀ PER ONORARE I TRACCIATORI. GLI ALTRI NON SI SA DOVE SIANO. PERSONALMENTE SONO OLTRALPE E VIVO LA GIORNATA VIA WHATSAPP E STRAVA. POSSO, PERCIÒ, SOLO DIRE CHE NON È SALTATA LA TRENTACINQUESIMA, SOLO PERCHÉ MARCO E LA SUA WILIER (UNA DELLE TANTE), IL PERCORSO LO HA FATTO. GIORNATA NUVOLOSA PARTECIPANTI 1 CICLISTICA 1 TOTALE KM 68 2,40 MARCO 68

Domenica 08.10.17
Finalmente una domenica di sole, si gira. Errore. Una nottata passata sulla tavoletta del water, rovina tutto. Mando messaggi di giustificazione ai possibili compagni di cordata e mi chiudo, incazzato e tutto solo (Luisa è in Francia), in casa sul divano e nelle vicinanze della via di fuga, che altro non è che il water. Ho, però, messaggi di solidarietà dai compagni. Robbibel, mi invia un “ tieni duro”, che è tutto un programma, mentre Marco, mi invita al giro per emulare Tom Du Mulin.
Peccato, perché mi sono perso Jack. Chi è Jack (Giacomo per l'anagrafe), vi chiederete. E' il nostro orgoglio. Campione provinciale esordienti, della Ciclistica Cavriaghese, ma nostro prodotto. Non può che essere così, dato che il papà, quello che ci ha messo lo spermatozoo Y, è il nostro socio fondatore Daniele. Ovvio che c'è l'importantissima compartecipazione di Cristina, lei si cavriaghese a tutti gli effetti, ma l'Y è nostro. La conferma che Daniele sia un buon generatore di ciclisti, ce la da anche Giorgia, sorella di Jack, che ha già la bacheca piena di coppe e medaglie, nonostante la giovane età. Sempre per non sembrare maschilista, metto in evidenza l'importantissima partecipazione, anche in questo caso, di Cristina.
Il mio occhio in piazza, Giuli, mi ha fatto la lista dei presenti. Oltre a Giacomo, ospiti Alberto, Daniele Ferrigno e figlio ( pure lui della Cavriaghese?), Riccardo fratello di Robbiboni (o meglio, così mi è parso dalle scarse foto di giornata) e Tommaso, amico di Lello, mentre dei nostri, Giuli, come detto, Silvio, Enrico, Salvatore, Carlo, Bruno, Daniele , Vanni e Lello.
Del giro, un bel lungo Enza con successivo passaggio da Cedogno, dal Sella. dal Torrione , da Neviano, per ritornare da Traversetolo e dalla Madonna della battaglia, poco posso dirvi.
L'analisi dei tempi di Strava ( hai tempo, tu Mario, direte voi, ma se non ci sei ti devi adeguare ai mezzi elettronici che sono a disposizione), mi dice che Giuli e Alberto hanno macinato alla grande fino a Cedogno, che Salvatore ha ingaggiato una battaglia con i ragazzi della Cavriaghese da Cedogno al Sella, che Silvio con i suoi continui centelli settimanali (due a settimana più la domenica) è in forma splendida, che Carlo ed Enrico, pure loro super allenati, vanno in bici come fossero nel salotto di casa, perennemente in chiacchiere. Daniele, Vanni e Bruno, fanno, come sempre, storia a se. Appartengono al gruppo dei “ Lenti ma contenti”, gruppo al quale appartiene pure Lello, che per questa volta rientra dopo Currada assieme al suo compagno Tommaso.
Da questo gruppo dovremo cancellare Silvio, come detto, ormai professionista.
Giornata splendida
Partecipanti 10 ciclistica + 6 ospiti 16 totale km 70 2,50
Silvio,Enrico,Carlo, Salvatore, Giuli. Robbibonni 70
Daniele, Bruno, Vanni 67
Lello 60
Ospiti: Alberto, Giacomo, Danielefer e figlio, Riccardo, Tommaso.

Domenica 15.10.17
Le disgrazie non arrivano mai da sole. Poca roba fortunatamente, ma una serie. Il sabato pomeriggio, allo Stadium, ora Allianz, Immobile mi fa vedere i sorci verdi, questa mattina, al momento della vestizione, mi accorgo che le scarpe per la Bianchi non ci sono, sono a Mancasale. Non mi perdo d'animo (solo una minima incazzatura, ma quando sei l'artefice del tuo destino, ti devi adattare e dare una mossa), prendo la macchina (un salto in piazzetta per avvisare gli altri) e volo a Mancasale. Risultato ovvio, parto quarantacinque minuti dopo gli altri, ossia Giuli, MarcoGiub, Carlo, Salvatore, Enrico, Daniele, Vanni Lello Peppone egli ospiti Alberto, Marcorap, Luca mor, Giacomo e Tommaso. Stranamente manca Silvio e questo è da far notare.
Penso subito a come accorciare il percorso. Se voglio stare un po' in compagnia è impensabile fare quelli previsti. Giuli, MarcoGiub, Carlo, Salvatore, Enrico,Alberto, Marcorap, Luca mor, avranno certamente fatto Montalto e Regnano dal parco Matildico, mentre Daniele, Vanni, Lello, Peppone, Giacomo (che naturalmente l'avrà fatta utilizzando una sola gamba) e Tommaso, invece avranno fatto cà Mazzoni. Io opto per la 63, pedalando di buona lena, calcolando che probabilmente si saranno tutti ritrovati a Casina, alla fontana o al bar e di raggiungere solo chi al bar stia pernottando. Più o meno così sarà. Incrocio prima di Casina Daniele e Jack in rientro, mentre Lello, Peppone , Tommaso e Vanni, forse sono dentro al bar al mio passaggio dal centro montano, per cui manco li vedo. Non ci penso neanche a rintracciarli e continuo per il Carrobbio, la Borra, le Vaglie e Cortogno, dove c'è una bella festa paesana chei blocca la strada. Niente di male, tanto dopo c'è lo strappo che ti sulla provinciale per il Barazzopne e qui devi per forza rallentare. La strada che porta a Trinità è impresentabile. Mi immagino le imprecazioni di Enrico, nei confronti di Del Rio, ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Alla fine ho, però, la bella sorpresa di vedere Giuli, MarcoGiub, Marcorap, Alberto, Lucamor, Salvatore, Carlo ed Enrico, fermi alla fontana di Trinità. Bene, riesco a stare in compagnia con loro almeno per un po', mi sono detto. Errore. Appena arrivato, Giuli, Alberto, Salvatore, MarcoGiub e Luca Mora, partono come razzi giù per il falsopiano di Trinità, seguiti da Enrico, Carlo e Marcorap. Io inseguo leggermente staccato a testa china, che, però, ogni tanto sollevo per vedere il magnifico panorama del Castello di Rossena. La discesa che porta a Cerezzola, fa ulteriore selezione. Strava dirà Alberto miglior tempo seguito a pochi secondi da Luca, Giuli, Salvatore e Marco. In piano questi cinque continueranno come degli ossessi e arriveranno a Montecavolo da soli. Io, Carlo, Enrico e Marcorap, non saremo da meno come impegno, però dietro di loro e impiegando qualche secondo in più.
Da segnalare Carlo, che in settimana si è bevuto il Cerreto e ieri ha completato l'opera con la Raticosa, insaziabile. Non è da meno il suo compagno di merende Enrico, che , però, ultimamente esce spesso con Silvio ed i pensionati di Reggio, portando a casa centelli a go go. Nonostante o forse per questo, entrambi tirano nel piano come dannati.
Bello il finale con foto di gruppo fatta da una fotografa d'eccezione, una simpaticissima lady, pronta a rispondere a tono alle nostre battute, mai volgari, ma pepate. Ritrovo alla fontana delle bollicine per tutti, anche con Lello, Peppone e Tommaso, intanto rientrati dalla Stella.
Giornata splendida
Partecipanti 10 ciclistica + 5 ospiti 15 totale km 64 2,29
giuli, marco, salvatore, enrico, carlo 64
lello, peppone 60
mario, daniele, vanni 54

Domenica 22.10.17
By Mario il pres.
La Coronoscalata. Luca , un ospite che ogni tanto esce con la Ciclistica, mi ha chiesto cosa è.
“E' una figata che ci facciamo una volta all'anno, per creare un po' di agonismo nel gruppo, di solito tranquillo sotto questo aspetto”, gli ho risposto.
Crono, tra l'altro, particolare. Si parte tutti in gruppo, tanto ci si stacca su per Bedogno e Macigno.
E' una brutta giornata. Siamo in pochi, nove della Ciclistica, più Marcop Rap, ancora per qualche giorno, ospite. Siamo in pochi, dicevo, ma nessuno ha voglia di pensare a rinviarla. C'è certamente un piazzamento nella TOP TEN, per cui ben venga l'evento, tra l'altro, gli assenti hanno sempre torto .
Ci sono Salvatore, detentore del titolo e super favorito nelle scommesse, Marco, Giuli, ossia il podio dello scorso anno, Silvio, in ascesa come pronostici, Lello, lo scorso anno quarto, Dino, appena uscito dalla sala operatoria, quindi super eroe, Daniele ed Iller ed il sottoscritto, oltre al già citato ospite Marco Rap, che si difenderà benissimo.
Il giro di riscaldamento in quel di San Bartolomeo, è traumatico. C'è nebbia e non si vede niente, ma questo prologo va fatto, per cui si avanza fendendola. Il tentativo di avvisare il cronometrista ufficiale, nonché detentore del miglior tempo (sempre ufficiale) della crono, Claudio, fallisce miseramente, ma riusciremo, in ogni caso a risolvere il problema. Il dosso davanti alle scuole è il traguardo di partenza. Salvatore scatta a razzo, seguito da Giuli, Marco Giub, Marco rap ed il sottoscritto. E' la mia fortuna. Fino a Salvarano sto con loro e stacco quelli che potevano insidiare la mia posizione (ovviamente non da podio). Salvatore continua il suo show, seguito dalla sorpresa Marco Rap (in classifica non finirà, perché ospite, ma il prossimo anno, secondo me, qualche grattacapo lo creerà), dalla coppia MarcoGiub e Giuli e dal relatore (io). Sarà questa la classifica finale per i primi quattro posti (intensa la volata tra MarcoGiub e Giuli), anche se in realtà a Macigno sono arrivati per primi Iller e Daniele, partiti però con un certo anticipo. Sulla sommità, oltre al cronometrista c'è anche il fotografo ufficiale. Paolone ci immortalerà tutti, immersi nella nebbia, podio e gruppi compresi. Dopo i primi quattro, arriveranno Silvio, che, però, ha fatto a tutta la salita, dopo essersi riposato nel falsopiano e, successivamente, Lello e Dino assieme. La solita scenografia, con podio e fiori di campo, questa volta è più cupa, ma sempre gradevole.
Il giro dovrebbe essere completato con il successivo strappo di Grassano, Canossa e con la discesa di Rossena per Ciano, per avere la validità della classifica. Non sarà così. Il primo ed il terzo rientreranno da dove sono venuti, mentre Daniele, Iller, lello e Dino taglieranno da Grassano. Soltanto Silvio, io, ed i due Marchi, completeremo il percorso di giornata. Sarebbe motivo di ricorsi, ma io so che ci sarebbe la ribellione, chiamando in causa certamente esempi di squadre calcistiche vincitrici di campionati per eliminazione delle altre, per cui la Cronoscalata viene considerata valida a tutti gli effetti.
Classifica ufficiale: Salvatore 21,44 MarcoGiub 23,20 Giuli 23,21 Mario 23,40 Silvio 25,25, Dino e Lello 30,51 Iller e Daniele 30,54 Fuori Classifica MarcoRap 22,38
Giornata nebbiosa in piano e in collina
Partecipanti 9 ciclistica + 1 ospiti 10 totale km 51 2,02
OSPITI: MARCORAP
ILLER, LELLO, DINO, DANIELE 44
MARIO, SILVIO, MARCO 51
GIULI, SALVATORE 38
 
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daniele1963
view post Posted on 15/11/2017, 19:53




Domenica 29.10.17
Piazza stracolma, in una giornata soleggiata e ventosa con destinazione Casatico, Strognano e Langhirano.
Ospiti a josa. Alberto, Chuba, Marco Rap, Luca Mor, Eleonora, DanieleA, Gyuli il moro, Aldo, Maurone e Tommaso e forse altri che non ricordo. Dei nostri, invece, Robbibel, Robbibonni, Giuli, Gabriele, Carlo, il sottoscritto, Silvio, Lello, Daniele, Iller, Vanni e Bruno.
Manca Salvatore, ma è giustificato . E' arrivata Giorgia, alla quale diamo il benvenuto nella famiglia della Ciclistica, mentre i complimenti vanno alla mamma Teresa e al papi Sasà.
Ritorniamo alla giornata. Ventidue, ventitré in fila indiana (si fa per dire). Fino a Vignale, si va in gruppo, poi Lello, attratto dalle telecamere fisse poste sullo strappo, fa lo scatto ad uso televisivo, innescando, ovviamente, la miccia per chi più ne ha, ed è subito battaglia. Risultato, da Traversetolo a Pilastro, velocità intensa, con separazione dei gruppi ( rientro di Gyuli il moro a Traversetolo), con quattordici davanti ( Robbibel, Robbibonni, Maurone, Aldo, Luca, Marco rap, Chuba, Alberto, Ele, DanieleA, Giuli, Gabriele, Carlo ed io) e gli altri dietro. I semafori, di solito amici controllati, non ci danno una mano. Troviamo sempre e soltanto il verde. D'altronde, il rosso non è più di moda. La strada che porta da Arola a Strognano è un susseguirsi di salite e piccole discese. Il classico mangia e bevi, anche se più mangia che bevi. Alla fontana in fine strada ci si ritrova per la foto classica e per le chiacchiere. Il rientro previsto è da Langhirano. Ci sono tratti di vento favorevole dove si toccano velocità elevate, ma ci sono anche folate laterali. In una di queste incappa Giuli, che si ritrova il manubrio in vibrazione, con momento di preoccupazione, la stessa provata da Maurone, che in discesa sparata, trova una via di fuga all'ultimo momento per evitare danni. Non ci rimane che Rivalta (dopo foratura di Aldo), un chilometro e mezzo al nove che fa ulteriormente soffrire.
La discesa successiva mette in evidenza le doti di Alberto, Giuli, Maurone e , soprattutto Luca, in posizione aerodinamica spericolata, che gli permette di fare tempi da segmento.
Anche il rientro dalla tangenziale di Quattro Castella non è gratuito. Io, Giuli e Maurone, lanciamo il sasso, ma non tiriamo indietro la mano. Altri (DanieleA ed Eleonora) si aggiungeranno, anzi ci lasceranno indietro (tutti e due, non Maurone, lui è abituato alle corse), mentre il resto della truppa arriverà in piazzetta dopo poco, piazzetta già occupata da chi ha fatto altri percorsi.
La giornata si chiude, per alcuni, alla fontana delle bollicine, nonché fontana del SINDACO e questa volta incontriamo proprio a fare acqua, il nostro Sindaco ( Andrea Tagliavini, ndr). Immediate le foto ufficiali del nostro consigliere Lello, che non si fa scappare l'occasione per un selfie da postare sul nostro sito.

Giornata soleggiata e ventosa
Partecipanti 12 ciclistica + 10 ospiti 22(forse 23) totale km 68 2,25

Giuli. Robbibonni, Robbibel, Carlo, Gabriele, Mario 68
Silvio, Iller, Lello, Daniele, Bruno, Vanni 65
Ospiti: Alberto, Chuba, Marco Rap, Luca Mor, Eleonora, DanieleA, Gyuli il moro, Aldo, Maurone e Tommaso

Mercoledì 01.11.17

Anche l'ultima è frequentata, forse, perché alla fine ci sarà il PROSECCO DAY, ormai una abitudine della giornata di chiusura. Alle liste Lello, Robbibonni, Daniele, Vanni, Carlo, Salvatore, MarcoGiub, Silvio, Giuli, Enrico, io e gli ospiti, Riccardo, Gyuli, Chuba, Giorgio, Maurone, Aldo, Silvano, LucaMor, Marcorap. In realtà ci raggrupperemo lungo il percorso, ma per non dimenticare nessuno, li metto subito in elenco.
L'ultima, sempre per statuto, è una lunga cavalcata in piano. La nostra Bibbia, cita “Percorso da fare in gruppo, niente fughe e niente scatti” . Magari fosse così. Effettivamente la prima parte, diciamo fino ai Calatrava, perché i tre ponti noi li facciamo tutte le volte, anche se non ho ancora capito se si possano percorrere o meno in bici, scorre tranquilla, poi d'improvviso si scaldano i motori. Salvatore, MarcoGiub, Giuli e MarcoRap, piantano una accelerata da paura. Ne fanno un po' le spese Vanni, Daniele, Lello, Riccardo (con Robbibonni che resta con lui). Non manca la bacchettata di Silvio che se la prende un po' con tutti, soprattutto con l'ultimo che sta tirando ( MarcoRap). Daniele, Vanni e Gyuli, decidono per un rientro alla magione veloce (Chuba ci ha già lasciato da un pò), mentre Lello, Riccado e Robbibonni, taglieranno il percorso, proprio mentre noi li stavamo aspettando in quel di Fosdondo, un non ridente paese della bassa tra Bagnolo e Correggio. Il gruppo, in ogni caso, è ormai definito. Siamo in tredici, Carlo, Salvatore, MarcoGiub, Silvio, Giuli, Enrico, io, Giorgio, Maurone, Aldo, Silvano, LucaMor, Marcorap. E' Giuli che staziona prevalentemente davanti, tenendo una andatura elevata. Me ne accorgo, perché sono in ultima posizione e ad ogni rotatoria (e ne avremo fatte una cinquantina), per l'effetto elastico, debbo rincorrere il gruppo. Una fatica boia e poi dicono che la pianura è facile. Ogni tanto cambia il locomotore ( MarcoRap, MarcoGiub, Salvatore, Aldo), ma non cambia la musica e non cambia neanche quando si rientra (ricordo che l'acqua va verso il mare, quindi il rientro lo si può considerare in salita), quando si dovrebbe rallentare.
In realtà c'è stato un momento di tranquillità. Quello del passaggio nel drittone Montecavolo, così chiamato per la infausta caduta di gruppo del novembre 2015, ma questa è acqua passata, anche se non per tutti.
Rimango sempre nelle retrovie e quasi non mi accorgo di essere lungo la Pedemontana prima , ad Albinea e a Puianello, dopo. Ci abbandonano Salvatore e Carlo, per cui al PROSECCO DAY, sotto al cachi del mio giardino, ci troviamo in undici. Giuli ci ha recapitato sul tavolo la sua specialità, o meglio le sue specialità, ossia tranci di pizza di gusti vari, mentre fiumi (bottiglie) di Prosecco, si sono velocemente prosciugati, cosi come le teglie di pizza si sono svuotate.
Anche quest'anno la CICLISTICA MONTECAVOLO ha colpito ancora.
Giornata splendida
Partecipanti 11 ciclistica + 9 ospiti 20 totale km 80 2,30

giuli, marco, salvatore, enrico, carlo, mario, silvio 80
lello, robbibonni 72
daniele, vanni 54

ospiti: Riccardo, Gyuli, Chuba, Giorgio, Maurone, Aldo, Silvano, LucaMor, Marcorap
 
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daniele1963
view post Posted on 29/1/2018, 20:38




28 Gennaio 2018.

Domenica 28.01.18

By Mario il pres.

Quarantanni e non sentirli.
E si, questa, miei cari iscritti, è l'età della Ciclistica Montecavolo, fondata nel lontano 1978 da sei baldi giovani, uno dei quali minorenne. Pensate, in quel periodo, non eravate neanche nei pensieri dei vostri genitori (considerazione valida per parecchi, ma non tutti). E' la più longeva società sportiva del comune, anche se nelle pagine del sito comunale, non è neppure menzionata. Non ha mai disturbato, per cui non è conosciuta.
E' giusto giusto il profilo che ci interessa. Noi voliamo basso...
Mi immagino la soddisfazione di tre di quei fondatori, oggi presenti alla prima uscita ufficiale e parlo di Vanni, Iller e Daniele, nel vedere la folta presenza in piazza.
Tantissimi ospiti, Eleonora e Daniele, Luca e Barbara (attenzione la presentazione è stata veloce, per cui potrei aver sbagliato nome), Alberto, Chuba, RiccardoBon e tantissimi noi, praticamente tutti. Bruno, Silvio, Giuli, Salvatore, Lello, Michi, Robbibel, Robbibon, Enrico, AndreaO, Gabriele, MarcoGiub, MarcoRap, Carlo, Dino, Giuly, LucaMor ed il sottoscritto. Mentre Beppone e Tommaso, si aggregheranno in quel di Scandiano. In realtà faranno un percorso tutto loro, ma buoni come siamo, li considereremo partecipanti alla festa.
Trenta in totale, quasi un record e, ribadisco, una grossa soddisfazione per i fondatori.
Giriamo a coppie, anche se non è proprio bello, ma se si vuole scambiare qualche chiacchiera, così si deve stare. A volte nel discorso sono coinvolti anche quelli davanti. Si intrecciano racconti, qualcuno banale, qualcuno un po' meno, qualcuno osè, qualcuno non riportabile, tutto questo fino a quando non si decide di premere sull'acceleratore. Non so chi sia a dare il via, ma dopo Borzano, o forse prima si sgretola il gruppone. Il bello, però viene nei saliscendi di Casalgrande. Li non ci sono scappatoie, chi ne ha, va. Non ho tempo per guardare intorno a me. Solo lungo il falsopiano di Castellarano, ci si ricompatta e ricominciamo a raccontarcela. Qualcuno, intanto, lascia la compagnia ( Ele, Daniele e Giuly), mentre in quattordici affrontiamo San Valentino (AndreaO, Chuba, Alberto, Marcorap, Gabriele, Lucamor, Michi, Robbibel, Marcogiub, il sottoscritto, Giuli, Dino, Carlo e Salvatore) e sul culmine, veniamo immortalati. Degli altri poco posso dirvi, ma anche del nostro gruppo ho poco altro da raccontare. Nella discesa, un po' umida, utilizzo il sistema” stom mia ad esagerer”*. La pensa come me Dino,” a som seimper gl'ultom, me e te mario”**, mi dirà. AndreaO, appena rientrato dall'America, preferisce aspettarmi, invece di cavalcare con i prof. Risultato, assieme ci facciamo la pedemontana, recuperando anche un Marcorap raffreddato, non riuscendo, però, nemmeno a vedere il culo degli altri dieci indiavolati, davanti. Se vanno così adesso, non voglio neanche pensare cosa succederà appena entreranno in forma. La chiesa di Albinea è il dolcetto finale, prima di arrivare alla piazzetta delle rose in quel di Montecavolo, per le foto e le chiacchiere solite, ovviamente con chi è già arrivato.
Giornata perfetta
Partecipanti 22 ciclistica + 8 ospiti 30 totale km 58 2.10
Traduzione per gli extra
* Non stiamo ad esagerare
**Siamo sempre gli ultimi, io e te Mario
 
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daniele1963
view post Posted on 4/2/2018, 21:23




Domenica 04.02.18

By Mario il pres.

Finalmente è arrivata.
La tanto attesa neve, che erve per le riserve idriche e per i campi, scomparsa negli ultimi due o tre inverni, è arrivata.
Una velatura nella notte tra venerdì e sabato, per Montecavolo, nonostante gli avvisi telefonici prudenti del nostro sindaco Andrea Tagliavini indicassero cumuli di spessore, quasi niente per la piana, ma in discreta quantità per le colline dietro di noi ed è proprio li che i tracciatori ci hanno spedito in questa seconda uscita.
In realtà nella mattinata domenicale un bel sole ha fatto la sua comparsa ed è stato tutto più facile.
La piazza, però, non è particolarmente affollata. Ci sono state parecchie defezioni, o meglio, gli amanti del mountain bike Dino, Salvatore, Michi e Roberto Bel, hanno preferito l'anello di Ca del Vento e la Tana della Mussina, in mezzo alla neve. Li considereremo partecipanti alla giornata, ma in modo marginale, perché è la nostra Bibbia che bisogna santificare e la nostra Bibbia dice Val Termina e Torrione, con ritorno dalla vallata della Sella di Lodrignano.
Dicevo della piazzetta non affollata. Silvio, Iller, Daniele, Gabriele, RobertoBon, Tommaso, Giorgio, Enry, Lello, Luca Fant e Giulycuba, sono li ad aspettarmi, mentre Chuba si aggiungerà in corso d'opera.
Un piccolo conciliabolo tra i tracciatori Iller e Daniele e lo sceriffo del gruppo, Silvio, porta ad una leggera modifica del tracciato. Invece della fredda Val termina, si farà l'ormai frustato percorso del Sella, solo, però, fino all'inizio dello strappo Fornace. Il tutto per evitare eventuali tratti ghiacciati. E' una decisione presa dal comitato organizzativo, quindi valida a tutti gli effetti.
Bene, mi dico, oggi i prof non ci sono, per cui sarà giornata tranquilla. L'arrivo di Cuba, dopo la nostra partenza, sconvolge un po' i piani. In realtà, fino a Travesetolo si viaggia tranquilli. Qualche sparata di Giulycuba e Giorgio (che rientreranno per impegni familiari), ma niente di che. Nei valloni della Valle del Sella, è Gabriele ad alzare l'asticella, seguito dal triatleta LucaFant e da Enrico, che da buon sclerotico, si lamenta sempre di chi va forte, ma quando vede qualcuno partire, si aggancia subito. Io, Robbibonni e Chuba, li lasciamo andare, pur mantenendoli a vista. Silvio e Tommaso, spareranno le loro cartucce, verso il punto di ritorno, mentre Lello, Iller e Daniele, se la prenderanno con comodo.
Al punto di inversione arriviamo più o meno assieme. Ci fermeremo per foto ricordo sulla neve. La discesa è fresca. Chuba impone la sua andatura, costante ma non lenta. A Traversetolo c'è il solito rallentamento che, un po', ci raggruppa, anche se non tutti. Il ritorno a casa è tranquillo (siamo Chuba Luca, Enrico, io e Robbibonni a fare la fila indiana), per cui, quando arriviamo in piazzetta, abbiamo il tempo di chiacchierare, senza dover riprendere fiato. Ritroviamo anche un vecchio amico, il Dotur Carmine, che ci ha promesso qualche uscita in compagnia.

Giornata fresca e soleggiata
Partecipanti 10 ciclistica + 3 ospiti 13 totale km 60 2.06
Partecipanti MTB 4 ciclistica
 
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daniele1963
view post Posted on 12/2/2018, 20:51




Domenica 11.02.18

By Mario il pres.
Questa terza giornata della Ciclistica, va raccontata dalla fine, perché quello che è successo nella fase di rientro non è roba da poco e il poterlo raccontare tranquillamente ha del miracoloso.
Siamo tutti in fila indiana in quel di Vignale e lungo la discesa che porta a San Polo, quando una macchina ci sorpassa, per poi rallentarci davanti. La velocità è discreta, abbiamo appena finito una discesa. Chi è davanti segnala l'ostacolo, ma le reazioni, sapete, vanno a scalare. Io riesco a frenare, Giuliano, dietro di me no, o meglio, frena con ritardo, rendendosi subito conto che sarebbe caduto. La sua ruota si infila nel mio cambio, mi spinge un po', poi non si sa come, Giuli si appoggia al guard rail con entrambe le mani e fa un bel volo rotante di 180° con la bici ancora agganciata, roba da stuntman. Quelli dietro assistono, attoniti alla scena. Pure io, davanti, riesco a vedere il tutto. Il volo nella scarpata è pauroso. Ebbene Giuli, si alza, seppur in equilibrio precario e ci tranquillizza tutti” a go sol na bota in tal cul”, dirà una volta riportato sulla strada, assieme alla sua bici, neanche tanto segnata. Un miracolo, come ho detto all'inizio. Accenderemo un cero in chiesa. E' andata di lusso.
Riavvolgiamo il nastro e partiamo dall'inizio.
La mattinata fresca vede una piazza piena. Michele, Marco Giub, Carlo, Dino, Daniele, Vanni, Roberto Bell, Salvatore, Giorgio, Giuliano, Silvio, Enrico, Gabriele,Tommaso, Luca Mor, Bruno, Beppone, Roberto Bon, Marco Rap, e gli ospiti, Albert, Chuba, Matteo, Luca triatleta, Umberto, Giuly e due Robbibon Boys, sono ad aspettarmi. Silvio mi fa subito notare che io arrivo sempre per ultimo, perché abito molto lontano. Forse me lo ha detto in modo ironico, non credete?
Come dicevo la mattinata è fresca e questo fa alzare il numero di giri del motore per scaldarsi. Risultato, già a Quattro Castella, c'è una separazione. A San Polo siamo in una ventina (Michele, Marco Giub, Carlo, Roberto Bell, Salvatore, Giorgio, Giuliano, Enrico, Gabriele, Luca Mor, Roberto Bon, Marco Rap, io e gli ospiti, Albert, Chuba, Matteo, Luca triatleta, Giuly ed i due Robbibon Boys). Rimarremo insieme per tutto il percorso. Si unirà al nostro gruppo, Stefano, proveniente da quel di Parma, sua residenza attuale. Non so chi faccia l'andatura, ma è elevata, tenendo conto che c'è anche una discreta brezza contraria, Robbibon ci saluta, preferendo il suo passo, mentre Stefano pur imprecando ci segue. Finalmente arriva la salita di Barbiano, che ci permette di respirare, ovviamente parlo di me stesso e di chi cerca di stare in gruppo in piano, perché la scia aiuta, ma in salita va del suo. Quelli davanti (Michele, Marco Giub, Carlo, Roberto Bell, Salvatore, Gabriele, Luca Mor, Roberto Bon, Albert, Matteo, Luca triatleta, Giuly ed i due Robbibon Boys), vanno pure loro con il proprio passo, fuori dalle portata di molti. In ogni caso, siccome anche loro debbono respirare, sopra Barbiano sono in nostra attesa. La sosta successiva è alla fontana di Strognano (foto classiche), dopo comincia la velocissima discesa che porta a Langhirano, per poi rientrare da Santa Maria, Mamiano e Traversetolo. Siamo sempre in lunga fila indiana, anche se i semafori costringeranno Salvatore, Michi, Robbibel, Giorgio e Gabriele a fare gli straordinari (non Stefano, tanto lui rientrerà tranquillamente in quel di Parma). Chuba, Albnert e non so chi altri, ci portano velocemente a Traversetolo e Vignale, forse troppo velocemente. Probabilmente se fossimo arrivati in tempi diversi non sarebbe avvenuto il patatrac.
Patatrac, che però, non ci ha impedito di incrociare Fabio Orm in un tardo inverso e chiudere la giornata in chiacchiere, aspettando quelli del corto, in rientro tranquillo( Bruno, Daniele, Sivio, Dino e Tommaso) e quelli del lungo che prevedeva la salita di Borsea (Salvatore, MarcoGiub, Carlo, Michi, Albert, Luca Mor, Matteo e Marcorap).

Giornata fresca al mattina, soleggiata dopo
Partecipanti 21 ciclistica + 9 ospiti 30 totale km 78 2.55
 
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daniele1963
view post Posted on 27/3/2018, 19:16




4 Domeniche annullate per maltempo.

Domenica 25.03.18

By Mario il pres.
“Nella nostra storia non abbiamo mai saltato cinque domeniche di fila”, questo il commento, al ritrovo mattutino di fine marzo, del socio fondatore Daniele. Alla faccia di “non piove mai, anche quest'anno non nevica, etc etc”.
Finalmente ci si ritrova. Non che i nostri adepti non abbiano girato. Michi, posta percorsi notturni, assieme a chiunque ( Sasà, Giorgio, Fabio ospite, Robbibel, etc,etc), Carlo, si è fatto, en passant, una Magliatica. Giuli spinning, MarcoGiub, rulli a go go, Silvio e Dino, hanno consumato le strade parmensi e potrei continuare fino a domani ( sottoscritto compreso, che qualche chilometro a mezzogiorno, lo strappa). E', però, bello ritrovarsi tutti insieme e siamo in tanti.
Michele, Marco Giub, io, Carlo, Dino, Iller, Daniele, Vanni, Salvatore, Giorgio, Giuliano, Silvio, Enrico, Lello, Luca, Bruno e, in corso d'opera, Marco Rap e udite udite, Omar, spuntato da non so dove. Ospiti Ettore, Giuly, Richi, Fabio e Matteo.
Si parte tardi a causa del cambio orario ed il percorso è di quelli tosti. Collina reggiana, ma non ci manca nulla. Statale fino al Bocco, poi Cà Mazzoni, Strappo di Giandeto, Muro di Anzagna, Salita di Carpineti, salita di Via Belvedere e dislivelli che portano a Felina, poi, per i volenterosi, Felina Amata e Marola e per gli assatanati, anche la Stella.
C'è Ettore e questo è garanzia di ritmo eccellente. Non si tirano indietro Michele, Marco Giub, Carlo, Dino, Salvatore, Giorgio, Giuliano, Enrico e gli altri ospiti Giuly e Fabio ospite. Io cerco di difendermi. Stiamo insieme fino a Vezzano, poi i sopra citati allungano. Posso solo dirvi che di salita se ne trova a iosa. Cà Mazzoni è sempre interessante, nei suoi due tratti. Quando ti volti indietro, vedi subito il dislivello, che, naturalmente ha il riscontro nella fatica fatta durante la salita.
Nel chilometro che ti alza verso Giandeto, si incrocia la neve rimasta ai bordi. Dopo la bassa del paese si percorre una strada che ha un nome che la dice lunga. Via Calvario. Infatti ti porta al Muro di Anzagna. Due chilometri interessanti. Si rimane, più o meno (io dietro), in gruppo. Dopo Branciglia o la Quercia, come si voglia dire, discesone per il Cigarello (solita posizione a uovo di Luca Mor, ex moto ciclista suonato, non unico nel nostro gruppo, chiedete al capitano Robbibel per avere lumi), quindi salita per Carpineti e per la sua tangenziale, altri duemila e cinquecento metri di sofferenza. Finalmente si arriva (non senza ulteriori sacrifici) a Felina, bivio tra i normali ( io, Carlo, Michi, Giorgio, Enrico, Dino e Giluly) ed i volenterosi ( Ettore, Fabio ospite, MarcoGiub, Salvatore e Giuliano). Noi rientriamo dalla Statale, passando da Casina, mentre loro faranno Felina Amata e Marola. Giuliano, MarcoGiub e Sasà, taglieranno da Casina, mentre gli ospiti Ettore e Fabio (gli assatanati), faranno pure la Stella.
Il nostro rientro, non è stato, comunque, al risparmio. Michi, Giorgio e Giuly, hanno tenuto alta l'andatura. L'arrivo in piazzetta delle Rose , a Montecavolo, avviene giusto giusto a mezzogiorno. Chiacchiere e foto di rito, poi a casa.
Giornata soleggiata km 70 tempo 3,02
Partecipanti 18 ciclistica + 5 ospiti totale 23
 
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daniele1963
view post Posted on 11/4/2018, 20:40




Domenica 01.04.18 Pasqua By Mario il pres. Ebbene si, da noi si gira anche per Pasqua, un percorso unico, non troppo impegnativo, ma si gira. Il Sella da Vetto, ci hanno appioppato i tracciatori. Predominante in tutti, nei messaggi del giorno prima, l'impegno di rientrare in tempi rapidi per evitare rogne familiari. La mancanza del CAPITANO, ( RobbiBel), fa preoccupare il gruppo. Viene a mancare una locomotiva di peso. In realtà RobertoBel, lo farà in avan scoperta, il giro, avendo impegni pressanti. Giuli, in ogni caso, si sbilancia richiedendo un tempo di percorrenza di 2 ore e 15 minuti (ovviamente Montecavolo – Montecavolo). Increduli, con questa spada di Damocle sulla testa, partiamo. C'è, unico ospite, il cubano Giuly, per il resto Ciclistica a go go. Oltre al sottoscritto, ci sono Silvio, Daniele, Dino, Giuli, Luca Mor, Salvatore, Giorgio, Michele, MarcoGiub, Carlo, Enrico e Fabio. Probabilmente si è insinuato il virus del rientro, perché, chi è davanti ( Michi? Salvatore?, Giuly?, MarcoGiub?Luca Mor?) tirano discretamente. Già dopo san Polo, si crea una piccola (ma proprio roba da poco) frattura tra Silvio, Daniele e Dino ed il resto. Dopo il ponte di Vetto, anche Fabio mollerà un poco. Sul passo Sella, durante la sosta di rito, ci si accorge che poi, tanto lontani dal tempo di percorrenza richiesto, non siamo. Il rientro dal versante parmense, tra l'altro, è a favore. La discesa, fatta eccezione di alcune zone d'ombra è soleggiata e veloce. Purtroppo non tutte le ciambelle vengono col buco. Giorgio fora ed il gruppo si ferma. I quattro staccati rientrano, anzi ci salutano e vanno oltre. Michi, anche lui pressato dai tempi, anticipa il rientro. Giuly, Giuli, Luca Mor, Carlo, Enrico, io, Salva e Giorgio, ripasrtiremo qualche minuto dopo, di nuovo a tutta. Come detto le ciambelle non tutte vengono col buco. Per Pasqua, proprio neanche una l'aveva, il buco. Seconda foratura di Giorgio. Questa volta si ferma subito Salvatore( i fratelli, servono pure a qualche cosa). Sono senza bombolette, ma vengono soccorsi da un PENSIONATO di passaggio, che gliene VENDE una. In Italia esistono moltissimi pensionati di alto bordo. Ai napoletani è capitato uno di livello pensionistico più basso che non può permettersi sprechi. Noi rimasti, abbiamo continuato a tutta il rientro, raggiungendo Daniele, Fabio, Silvio e Dino e successivamente, appena prima di Montecavolo, Michele. All'arrivo in piazzetta, prima di scappare verso il desco (anche io avevo i miei problemi), una controllatina al tempo impiegato, ha permesso di verificare che la richiesta di Giuli era stata esaudita. Sessantanove chilometri in due ore e tredici minuti, fate voi. Giornata soleggiata km 69 tempo 2,13 Partecipanti 13 ciclistica + 1 ospiti totale 14


Lunedì 02.04.18 Pasquetta By Mario il pres. Se abbiamo girato per Pasqua, figuratevi se non giriamo per Pasquetta. Piazza folta, ospiti di riguardo. Chuba , Eleonora e Daniele (con Eleonora piena di novità), Fabio Cos, Umberto e Richi. Per strada si aggregherà, come promesso in altra occasione, il Dotùr Carmine (sempre pimpante). Dei nostri, Vanni, Silvio, Dino, Iller, Tommaso (con la sua nuova bici, sostituiva di quella rubata), Lello, Marco,Carlo, Giuli, Enrico, Robbibel, Robbibonni ed io, ovviamente. Sono le chiacchiere a farla da padrone, almeno fino a San Polo, poi nei valloni del Sella, si allunga il gruppo . Il tratto Castione Barati - Neviano, è sempre gradevole. Si hanno tre/quattro chilometri di falsopiano, poi la salita di Neviano, con tutti i tornati larghi e soleggiati. Alcuni sostano a Neviano, alcuni rientrano dopo Neviano (Eleonora, Daniele , Carmine e Chuba), altri rientrano dopo ( Robbibel, io, MarcoGiub, e forse Robbibonni). Gli altri, in gruppi distinti ( Giuli Carlo, Enrico, FabioCos e Michi, in avanscoperta, Dino, Vanni, Silvio, Iller, Tommaso, Lello, Richi e Umberto, dietro), continueranno per Sasso, Monchio, Ariolla, Scurano, Ponte Vetto, rientrando dal fondovalle Enza, lato reggiano. Giuli, probabilmete Carlo ed Enrico si sono bevuti anche Borsea, prima di riunirsi in piazzetta a Montecavolo, con Silvio, Lello, Tommaso, Vanni, Iller, Dino e Richi. Giornata soleggiata km 78 tempo 3,13 Partecipanti 12 ciclistica + 7 ospiti totale 19
 
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daniele1963
view post Posted on 23/4/2018, 20:51




Domenica 08.04.18

By Mario il pres.

Non ci si capisce niente, siamo in inizio primavera, ma di caldo neanche l'ombra. Ci si veste a cipolla, con il problema che poi, quando è ora di togliersi il vestiario esuberante, non puoi, perché sei sudato in salita e dopo hai la discesa. Un casino.

Oggi c'è Baiso dalla dritta o dal motocross, se preferite, naturalmente dopo la Minghetta. Non so per quanto tempo siamo stati insieme. Credo per tutta la pedemontana. All'attacco dei primi pendii, ci si separa. Davanti Salvatore, Michi, Robbibel, Gabriele, Carlo, Giorgio, MarcoGiub e Marco Marzi, Fabio Cos, Giuli, Andrea ed Enrico, dieci metri dietro, io, appena staccati tutti gli altri, ossia Silvio, Tommaso, Lello, Richi, Umberto, Daniele Vanni. Questo è il passaggio da quel di Viano, per poi buttarsi a capofitto nel fondovalle, fino al bivio per la dritta. Ho appena il tempo di scambiare quattro chiacchiere con Andrea, di ritorno dagli States ( Circus della Nascar, per seguire gli avvitatori del cambio gomme), che mi ritrovo, solo, all'attacco dei tre chilometri all'otto del motocross. Gli altri se li bevono in quindici minuti (anche meno), io ho bisogno di qualche cosa in più. In piazza a Baiso, però, arrivo prima che inizino le foto (Salvatore e Giorgio, intanto rientreranno per impegni familiari). Reporter il solito Carlo. C'è Montefaraone da fare, prima di arrivare al falsopiano delle mille curve che porta allo scollinamento per Carpineti. In discesa, sono diventati tutti dei professionisti ( non parliamo della salita, ovviamente). In un istante mi scompaiono dalla vista, soltanto Andrea decide di stare con me. In fondo al Cigarello, i prof Robbibel, Gabriele, Michele, Carlo, Marco, Giuli e l'ospite FabioCos, svolteranno per la salita di Cà del Merlo (2 km al dieci, che saranno affrontati , successivamente, anche da Silvio e Tommaso), mentre Enrico, forse stanco per i notevoli impegni LAVORATIVI, preferirà il fondovalle in discesa, disegnandosi un percorso personale. Io ed Andrea, con calma, invece opteremo per il corto, ossia i quattro chilometri al cinque di Pantano. Gli altri ( Silvio e Tommi a parte, che faranno il completo), si sgraneranno. Li ritroveremo in piazzetta delle rose a Montecavolo, seduti sulla panca in attesa. Vanni e Iller, con Lello e Richi, tutti rilassati e sorridenti.
Il tempo di fare quattro chiacchiere in compagnia ed ecco che arriveranno anche quelli del lungo, che non soddisfatti della lunghezza del percorso, hanno ben pensato di aggiungere qualche cosa, mettendoci dentro un bel San Giovanni. Pare sia sempre Giuli, quello incontentabile.

Giornata soleggiata km 81 tempo 3,15
Partecipanti 17 ciclistica + 4 ospiti totale 21

Domenica 15.04.18

By Mario il pres.

Oggi, proprio pensavo di non dover scrivere niente. Le previsioni davano brutto tempo, poi c'è il GP China, quindi...
La notte, tra l'altro, una spruzzata l'ha portata, per cui all'apertura della finestra, appena alzato, metto il cuore in pace e mi siedo sul divano in attesa del GP.
Come me, la pensano in diversi. La lettura dei messaggi su wathsapp, me lo conferma.
Giuli, no, lui, l'incontentabile, si mette sul percorso. Dino lo segue. Non è che io sia sulla strada, sono sempre sul divano, ma, come dicevo wathsapp mi aggiorna.
A questo punto do per scontato che ci sia anche Silvio. Figurarsi se il cannibale rinuncia. Dovrò aspettare le foto di giornata per avere la conferma, ma così sarà.
Il mio stupore, alla vista delle foto è la presenza sia di Gabriele (ma lui si deve preparare per le sue GF), di Richi e di Iller, ma soprattutto di VANNI. Il socio fondatore ha voluto dare l'esempio.
So bene che il giro della Pietra, in programma oggi, non è stato affrontato da tutti. Giuli, Silvio, Dino, Gabriele, Silvio e Giuli, senz'altro lo avranno fatto, ma Richi, Iller e Vanni, no, loro non so dove abbiano invertito la marcia, ma sono certo non abbiamo fatto il percorso definito.
Dicevo le foto. Le foto diranno che in giro c'era anche il buon Omar, che ogni tanto si ritaglia qualche spezzone di percorso ed in giro ci saranno anche Michi, Salvatore e Giuly Cuba, tutti nelle colline reggiane.
Anche io mi muoverò dopo la fine del GP ( ma Verstappen, imparerà che per sorpassare ci vuole il posto?). L'intenzione è quella di andare incontro ai ragazzi in quel di Casina ed eventualmente oltre. Ma all'arrivo nel centro collinare, una nube scura mi fa capire che il rientro immediato è la soluzione migliore. Decisione un po' tardiva, però. La discesa sarà fatta in compagnia dell'acqua, niente di trascendentale, ma sempre acqua era. Non credo che quelli che si sono discesi dopo di me se la siano cavata meglio.

Giornata nuvolosa km 88 tempo 3,32
Partecipanti 9 ciclistica + 2 ospiti totale 11

Domenica 22.04.18

By Mario il pres.
Questa volta anticipo i tempi, non voglio essere influenzato dal big-match di questa sera.

Arrivo, come al solito, in netto ritardo in piazzetta. Sono già partiti, ma non me la prendo, è solo colpa mia. Non è che debbano aspettare i comodi del presidente ( in realtà, il problema è sempre la doppia e chi mi legge sa di cosa parlo).
Siamo al primo quasi cento della stagione, per cui è giusto avere una buona andatura già dalla partenza. Questo può generare malumori in alcuni di noi, ma non si può limitare la gioventù. Chi ne ha è giusto che dia. Sta agli altri cercare di convivere oppure lasciarli al loro destino, a volte anche ignoto, non conoscendo sempre il percorso.
Ci sono molti ospiti, alcuni innominati (leggi amico del Capitano), altri conosciuti. Giuly, è uno di questi, come pure Umberto, entrambi con percorso a bassa percorrenza, ci abbandoneranno ( come l'amico del Capitano), velocemente. Non sarà così per Paolo, new entry, amico di Andrea, che farà con noi tutto il percorso, come pure Chuba, che ci raggiungerà in corso d'opera.
Dei nostri solo prof ( Silvio ed il sottoscritto a parte). Robbibel (il Capitano per chi non l'avesse capito), in forma smagliante, Salvatore, Gabriele (entrambi degni compari del Capitano), Giorgio, Carlo, Luca (il motociclista discesita), AndreaO e Giuli l'incontentabile. Due parole sull'incontentabile. Oggi si è superato. E' riuscito a portarsi dietro quasi tutti – Robbibel, Luca, Salvatore, Giorgio, Gabriele e Carlo -, in un fuori percorso da pazzi, una salita di due chilometri all'undici di media, non prevista nella giornata. Non va elogiato, per questo, perché esula un po' dai nostri principi di rispetto verso il lavoro dei tracciatori stessi, che perdono ore notturne per fornirci il calendario annuale, ma lo perdoniamo. Tra l'altro i tracciatori sono stati rispettati, perché il sottoscritto, assieme ad Andrea e Paolo (e Silvio pure), il percorso originale lo abbiamo completato.
La direzione mattutina, in una giornata primaverile, solo leggermente sotto brezza, è quella del parmense. Molta piana, fino a Langhirano( con incrocio con Fabiano, ritornato a tempo pieno sulla bici), poi il falsopiano di Pastorello/ Capoponte, quindi l'approccio a Reno, lungo la vallata della Parma. A Reno, i prof (Robbibel, Salvatore, Gabriele, Carlo,Giorgio, Giuli, Chuba e Luca) gireranno a sinistra ( una salita in totale di quattro chilometri, due, dei quali, come già detto, all'undici), mentre io , Andrea e Paolo ( e Silvio appena dopo), gireremo a destra. Appuntamento per entrambi i gruppi in quel di Tizzano. I prof, arriveranno per primi alla fontana , anche perché il percorso, pur duro, è più corto di sei chilometri. Il rientro è di quelli da incorniciare. Discesa fino a Langhirano. Prima folle discesa ( io faccio il miglior tempo da Tizzano a Capoponte, ma mi becco 45 secondi dagli assatanati), poi falsopiano del lungo Parma. A Lesignano, dopo il primo strappo che porta al centro paese, io, Chuba, Giorgio, Andrea e Paolo ( e Silvio), rientreremo da Mamiano, mentre i compari dell'incontentabile, faranno ilo lungo ufficiale, ossia Rivalta.
Riunione collettiva (o quasi) in quel di Montecavolo, nella piazzetta della Piadina.

Giornata splendida km 95 tempo 3,35
Partecipanti 11 ciclistica + 5 ospiti totale 16
 
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daniele1963
view post Posted on 10/5/2018, 21:26




Mercoledì 25 Aprile 2018, Festa della Liberazione
By Mario il pres.
L'ultima uscita ha lasciato strascichi.
Silvio si è molto risentito per la scorrettezza del gruppo di domenica scorsa. Non abbiamo almeno telefonato per sentire la sua posizione ed eventualmente aspettarlo. Il fatto è che lo facevamo in compagnia, mentre, in realtà era solo soletto. Dobbiamo fare un grosso mea culpa, perché, così non si fa. Chiedo scusa a nome di tutti e mio assumo la responsabilità dell'inghippo. Detto questo, il mercoledì che prevede Levizzano dalla bassa di Baiso, Valestra il Castello , Pantano e San Giovanni, vede ospiti di riguardo. Il mitico Dottor Carmine, Nando da Puianello, Eleonora e Daniele. Eleonora continua a crescere, ma solo nella pancia, per il resto rimane secca. Starà con noi fino alla bassa di Baiso. Dei nostri, oltre al relatore, Silvio, Tommaso, Vanni, Salvatore, Giuliano, Marco, Enrico, Luca, e Carlo (che inizierà una settimana di centinaia e centinaia di chilometri). Il ritmo è buono, lo fanno i prof. Stupisce Vanni che mi sta davanti fino a Castellarano. Alla prima pendenza, ovviamente , ci lascia, per fare un giro tutto suo, ma fino al centro del paese sulla Secchia, ha tenuto tranquillamente il passo. Anche Tommi e Silvio, caleranno, ma faranno il percorso corto previsto ( senza San Giovanni, come pure faremo io Luca). La salita di Levizzano dalla bassa, è interessante. Certamente non è la Magliatica, (li nei pressi), ma è tosta. Ci si inerpica prima in mezzo al bosco, poi nei prati delle colline. Si arriva alla fontana, dove Giuli, si butta sulle rinfrescate di testa, mettendo altamente a rischio altre parti del corpo. Ci siamo fatti tre chilometri e mezzo all'otto, ma non è finita. Per arrivare a Valestra c'è ancora da salire. Lo si fa in gruppo, più o meno (davanti Carmine e Nando), poi Salvatore, Carlo, Giuli,Luca, Enrico e Marco, un po' più indietro io. Dopo Valestra e San Vitale ci dividiamo. Gli stacanovisti Giuli, insaziabile e Carlo (pure), con i prof, faranno il Castello, Pantano e San Giovanni. Salvatore e Marco, rientreranno a casa dal fondovalle, mentre io, Luca ed Enrico, procederemo per il corto, il solito bel Pantano, con Luca voglioso di forzare, nonostante gli orari notturni di rientro ( ma è giovano e lo può fare). Enri, che invece giovane non è e non è esente da notti semplici, riesce a rendere come un grande. Si ferma a Carpineti alla fontana e mi raggiunge prima della fine della scollinamento di Pantano. E' pur vero che io non sono un fulmine in salita, ma credo che anche lui l'abbia tirata.
Di comune accordo ( Luca deve essere a Montecavolo alle undici e trenta), saltiamo San Giovanni e rientriamo velocemente dalla Statale (bruttissima). In piazza delle Rose arriviamo all'ora richiesta. Ci si ammucchia. Arrivano Vanni (questa volta dopo di me), Silvio, Tommaso e Marco, che ha accompagnato Salvatore fino a Rivalta. Chiacchiere e foto poi a casa.
Giornata splendida km 98 tempo 4,00
Partecipanti 10 ciclistica + 4 ospiti totale 14
P.S. Per le uscite di domenica 29.04.18 e di martedì primo maggio (01.05.18), dovrete richiedere le relazioni a chi era presente.

Martedì 01.05.18 Primo Maggio
By Giuliano Medici
Sarà pur la festa dei lavoratori ma x alcuni di noi il 1°maggio fa rima con... su coraggio..Infatti,
nonostante le previsioni meteo non incorraggianti, con previsto brusco calo delle temperature e rischio pioggia in quota verso le ore 11, gia' alle 7,40, davanti a casa, ho la prima delegazione di Ercolano ad attendermi. Salva e Lello bei pimpanti, Michele invece leggermente appesantito dal pranzo e viaggio di rientro x i festeggiamenti ai genitori in occasione del loro anniversario di nozze; e credetemi, al sud, questi eventi, non li puoi semplicemente descrivere con la parola "esagerato"..Si va' oltre! Inserisco un po di sana reggianita' nel trio ed assieme si va all'appuntamento con gli altri nella contea degli Zoboli. Teoricamente li dovevamo incontrarci con la seconda delegazione di Ercolano Peppone Giorgio e Tommaso, quest'ultimo cittadino onorario e bilanciati dai altri reggiani doc. Difatti però incontreremo solo Giorgio, Vanni, Iller e Silvio ancora molto poco incline alle chiacchiere. Lello decide di andare incontro a Tommy e Peppone mentre noi con andatura imposta da Iller, ci avviamo x il giro previsto con l'intento di non farlo x intero...occio vèe...Alla Vecchia capiamo che le intenzioni di Iller Vanni, x problemi di gambe e Silvio x volontà, siano veramente x un giro + soft così che rimaniamo in 4 Io Michi Salva e Giorgio ad affrontare i 1800 e passa mt di dsl previsti. Alla Gatta c'è il semaforo che diventa rosso se intravede mezzi a velocità superiore ai 50 km/h...farlo non è propriamente un gioco da ragazzi over 50..però

Domenica 06 Maggio 2018
By Mario il pres.
Quando dico che la famiglia ha sempre la priorità, non parlo a vanvera. Nella settimana che va da 29 Aprile al 6 Maggio, ho i miei nipoti (e resto della famiglia, Toffee compresa) in casa, per cui la bici passa in secondo piano. E' per questo che sabato pomeriggio, incontrando Giuliano a far spesa, gli ho detto che anche per il giro di Cozzano e Fragno, non sarei stato presente, lui, invece, ci sarebbe stato.
In realtà, approfittando del fatto che la mia famiglia è fatta da dormiglioni, riesco a strappare qualche ora di bici. Mi impongo un rientro per le dieci e trenta. Con sorpresa, però, nel momento in cui raggiungo il gruppo (naturalmente la puntualità non è una mia caratteristica), noto la mancanza di Giuliano. Tutto il contrario di quanto previsto. In testa a condurre le danze Silvio, Vanni ed Iller. Salvatore, Michele, Marco, Enrico, Lello, Tommaso, Giulycuba e Chuba, stanno tutti tranquilli in scia. L'andatura e discreta e costante, fatta eccezione per il solito sconquasso in quel di Vignale, subito ricomposto. Stiamo in gruppo fino a Santa Maria, quando Chuba, Marco e Michi, allungano, recuperati con fatica dal sottoscritto, da Salvatore ed Enrico (Giulycuba, intanto ci ha già abbandonato). Il lungo Parma e il falsopiano che porta a Pastorello, sono sempre noiosi. Chi è davanti impone l'andatura e dietro devi coprire, soprattutto negli scaloni che, ogni tanto si presentano. A Pastorello Chuba va per la Val Toccana, mentre io conduco i quattro disperati rimasti ( Salvatore, Marco, Michi ed Enrico), al bivio che porta al “ TIRABUSOUN”, una bella salita di tre chilometri al dieci, inizialmente a tornanti, che porta a Calestano. Certo di averli ben istradati, rientro in inverso, per approfittare del fatto che se il falsopiano prima era in salita, ora sarà tutto in discesa e, seppur solo, avrò delle soddisfazioni. Non riuscirò a rispettare l'orario (dieci e cinquanta a Montecavolo), ma non verrò punito dalla famiglia.
I quattro prof, invece dopo aver affrontato il CAVATAPPI (in italiano, per farmi capire da tutti), con forse Enrico in bella evidenza, e il Col diFragno, hanno fatto sosta sul passo, dopo di che hanno buttato dentro il rapportone nella discesa di Fragno e nel tratto Calestano- Felino, non risparmiandosi neppure nel tratto prima di Traversetolo e dopo. Novantasette chilometri in tre ore e trentacinque. Che dire, se non appunto, prof. Non credo si siano incrociati con Silvio e Tommaso, che Cozzano l'hanno preso da Quinzano e che, come loro, sono poi rientrati da Calestano e Felino. Di Iller e Vanni non ho traccia su Strava, ma di Lello si. Lui ha preferito il buon Mulazzano, con la successiva discesa delle Vacche, per rientrare in tempo per il lavoro. Ormai è uno stacanovista domenicale.
In queste pagine, però, non possiamo tacere davanti alle continue vittorie di Giacomo. Il ragazzo, continua a mietere successi domenica dopo domenica. Non so dove arriverà, chiaramente l'importante è che si diverta, ma se il buon giorno si vede dal mattino.....
I complimenti vanno fatti anche a Giorgia ( la sorella), pure lei vincitrice della sua gara.
I Tagliavini hanno una storia ciclistica alle spalle (la Ciclistica Montecavolo) ed una davanti....(Cri compresa nella seconda voce) .
Giornata perfetta km 97 3,35
Partecipanti 10 ciclistica + 2 ospiti totale 12
 
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daniele1963
view post Posted on 17/5/2018, 21:04




Domenica 6 Maggio
Completamento della relazione by Enry
Al bivio inizio salita di Cozzano-Fragno, foto di rito con il presidente (oggi in modalità incognita), che rientrerà per impegno non specificato con la first lady….
L’escalation parte con ritmo elevato ma non forsennato, tanto che anche l’ultimo (Enry), non perde il contatto visivo; ci sarà una sosta che ricongiunge tutti alla fontana, annunciata con apprensione come l’ultima, mentre ne troviamo un’altra poco prima della vetta.
In cima si apre una controversia tra noi quattro reggiani ( per modo di dire), Salvatore, Miki, Marcus ed io e colleghi dell’altra sponda dell’Enza, saliti in senso inverso, su quale sia il lato più impegnativo della salita e, coerenti con l’attuale momento politico, ognuno resta sui propri convincimenti e non si trovano convergenze.
Dopo il mancato accordo, inizio di una discesa che avrebbe fatto Giuly felice come un bambino davanti ai regali di Natale!
Rendez vous a Calestano (altra fontana comunque….), poi andamento molto dinamico nella contropendenza a Marzolara, contagiri nella zona rossa fino a S. Ilario e oltre. Una volta tanto gradite le rotonde che abbassano l’andatura.
Velocità che non permette di individuare la deviazione per Barbiano! fa niente decide Sasà, facciamo Borsea, comincia con la B dunque va bene, per fortuna non ha pensato a Bormio…..
Ma a S. Polo le strade chiuse per un rally, negano a lui la soddisfazione, altri tirano un sospiro di sollievo. Rientro per l’amena Montecavolo, simpatici commenti, saluti, acqua frizzante e rientro.
Giro divertente, tempo gradevole, grazie ai partecipanti.Domenica 6 Maggio
Completamento della relazione by Enry
Al bivio inizio salita di Cozzano-Fragno, foto di rito con il presidente (oggi in modalità incognita), che rientrerà per impegno non specificato con la first lady….
L’escalation parte con ritmo elevato ma non forsennato, tanto che anche l’ultimo (Enry), non perde il contatto visivo; ci sarà una sosta che ricongiunge tutti alla fontana, annunciata con apprensione come l’ultima, mentre ne troviamo un’altra poco prima della vetta.
In cima si apre una controversia tra noi quattro reggiani ( per modo di dire), Salvatore, Miki, Marcus ed io e colleghi dell’altra sponda dell’Enza, saliti in senso inverso, su quale sia il lato più impegnativo della salita e, coerenti con l’attuale momento politico, ognuno resta sui propri convincimenti e non si trovano convergenze.
Dopo il mancato accordo, inizio di una discesa che avrebbe fatto Giuly felice come un bambino davanti ai regali di Natale!
Rendez vous a Calestano (altra fontana comunque….), poi andamento molto dinamico nella contropendenza a Marzolara, contagiri nella zona rossa fino a S. Ilario e oltre. Una volta tanto gradite le rotonde che abbassano l’andatura.
Velocità che non permette di individuare la deviazione per Barbiano! fa niente decide Sasà, facciamo Borsea, comincia con la B dunque va bene, per fortuna non ha pensato a Bormio…..
Ma a S. Polo le strade chiuse per un rally, negano a lui la soddisfazione, altri tirano un sospiro di sollievo. Rientro per l’amena Montecavolo, simpatici commenti, saluti, acqua frizzante e rientro.
Giro divertente, tempo gradevole, grazie ai partecipanti.
 
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daniele1963
view post Posted on 30/5/2018, 21:18




By Mario il pres.
I francesi sono partiti, per cui ritorno nel pieno possesso del tempo (e della mia mise da bici) ed in questa mattina lievemente fresca mi lancio verso la piazzetta.
Silvio, Vanni, Iller, Luca, Dino (ed un suo conoscente, tal Enrico), l'ospite Richi (faccio fatica a chiamarlo ospite, ma così è, non essendo più iscritto con noi) e l'ospite Carmine, sono pronti per la partenza verso il modenese. A Puianello, c'è il resto della truppa. Eleonora, in continua crescita, è con Giuli, Salvatore, Enrico, Michi, Carlo, Lello e GiuliCuba . Lungo la pedemontana, si aggiungeranno Giorgio e Chuba anche se per poco).
Carmine, lo sapete , è un prof e come tale va forte. Sa, però, tenere insieme il gruppo. Capita così, che si sta assieme per parecchi chilometri. Silvio, Iller e, soprattutto, ancora una volta, Vanni, gli stanno dietro senza lamentele e badate che non sto parlando di velocità turistiche. In alcuni tratti della pedemontana, un po' perché persi in chiacchiere, un po' perché davanti Carmine tirava, io Salvatore, Michi, Enry e Giuli, per recuperare, abbiamo dovuto spingere al massimo ( i 50 li ho visti). Oserei dire che tutta la Ciclistica, è in forma.
Con questa andatura, è un attimo arrivare a Sassuolo( senza GiulyCuba, rientrato, Enrico di Dino e Chuba) e poi proseguire per il lungo Secchia modenese. Non c'è neanche il tempo di parlare di calcio e ce ne sarebbe da dire. Siamo tutti concentrati sul passo.
Al bivio per la vallata del Pescarolo ( siamo ancora tutti assieme dopo trentatre chilometri), ci dividiamo.
Silvio, Iller, Lello, Vanni, Dino, Eleonora, proseguono per Castelvecchio ( in realtà il percorso alternativo sarebbe un altro, ma, come detto altre volte, quando a deciderlo è uno dei tracciatori, va sempre bene), io, Luca, Salvatore, Michi, Giorgio, Enrico, Carlo, Giuliano e Carmine, proseguiamo nella vallata, per attaccare Casalcicogno. E' una bella salita di cinque chilometri e passa all'otto, ma la media è fasulla. Ci sono diverse discese che fregano. L'attacco è da panico, almeno per me. Carmine mi da trecento metri in trecento metri, Va beh, ma lui è un prof. Lo fa, però, per fermarsi a fare le foto a tutti noi. Gli altri, se la spassano. Enry è con me, Giuli e Luca più avanti. Michi. Salvatore, Carlo lo scalatore e Giorgio, proprio non li vedo, se non in cima per le foto.
Continuiamo per Prignano e ci fermiamo alla fontana. Salvatore, a ragione, pensa che quelli di Castelvecchio, debbano ancora arrivare. Così è. Sono un po' sparsi e quando Vanni fa intravvedere la sua sagoma, scortato da Silvio, Giuli, Luca, Michi, Enrico, Carlo, Salvatore ,Giorgio e anche Eleonora, ripartono (una specie di TANA LIBERI TUTTI). Io avevo anticipato i tempi perché, in discesa, rispetto al mucchio, sono un po' lento. Carmine, invece ripartirà dopo, ma per lui nessun problema. Il fondovalle di Baiso, è fatto a tutta (con Carmine al comando, dopo il suo rientro). A Veggia, qualcuno si inventa i dislivelli ( in realtà i dislivelli citati sulla mappa sociale, pare fossero altri). Ci si disperde. Carmine, Michi, Salvatore, Carlo, Enrico e Giuli, sono davanti e , qualcuno farà anche la Russia, io resto solo dietro, Luca ed Eleonora, con calma, mi seguono. A Montecavolo ci si ritrova (non tutti), per chiacchiere e foto.
Giornata perfetta km 92 3,24
Partecipanti 13 ciclistica + 5 ospiti totale 18

Domenica 20 Maggio 2018
By Mario il pres.
Ebbene si, debbo ammetterlo, sabato ho festeggiato. Nessuno mi fa i complimenti per il settimo scudetto di fila, ed io ho pensato di festeggiarlo da solo. SETTE BABA' NAPOLETANI, mangiati di fila, SETTE BICCHIERI di PROSECCO CINESE, bevuti di fila.
Il mattino successivo, al momento della partenza per la tappa domenicale della Ciclistica, ecco la punizione Mountezumesca. SETTE VOLTE DI FILA sulla tavoletta del water.
Conseguenza di tutto ciò, arrivo in piazza che non c'è nessuno. Sono già partiti. Ben mi sta.
Cerco di accelerare un po' la pedalata, sperando in ogni caso che qualcuno mi superi per agganciarmi, ma succede proprio il contrario, sono gli altri che supero che mi si agganciano. Dopo Currada incontro Fabiano, che sta girando ad ore improbe per i soliti problemi familiari (tre figli sono tanti da gestire), incontro Daniele e Lello, che sono già di ritorno. Mi segnalano che gli altri sono poco più avanti. E' un fake. Si, raggiungo Vanni e Iller, che se la spassano, poi vedo Silvio e a Vetto raggiungiamo Tommaso, ma i prof, sono già nella vallata della Lonza. Giuli, Salvatore, Giorgio, Carlo, Marco e Robbibel, sono fuori dal controllo GPS, per cui decido di proseguire assieme a Silvio e Tommi, con una piccola variante al percorso (Castelnuovo Monti, poi Marola). Dei prof, però debbo dire che STRAVA ci racconta di un Vetto fatto a tutta. Robbibel, Carlo, Robbibel, Salvatore, Marco, Giorgio e Giuli, tutti hanno fatto il loro personale sul segmento finale. Non contenti, pare abbiano tirato anche negli otto chilometri che portano dal fondovalle a Cà di Scatola. Non contenti ancora, pare abbiano tirato anche sulla Felinese e poi su da Felina Amata e da Marola. Siccome al peggio non c'è fine, hanno tirato (Giuli in particolare, l'incontentabile), anche nel Col di san Giovanni. Secondo me , la discesa del Cavazzone, l'hanno bevuta. Fatto sta, che in piazza ad Albinea, mentre ero fermo in chiacchiere con il nostro rappresentante in loco, ossia Fabio, me li vedo arrivare assatanati. Il rientro a Montecavolo, tanto per cambiare, non è stato proprio tranquillo, Marco e Salvatore hanno spaccato il gruppo con le loro mulinate. In piazza, però, sorrisi per tutti.
Da segnalare, come uscite domenicali, anche quella di Luca, nel ciclo raduno dei Giusti, e , soprattutto, di Gabriele, alla NOVE COLLI. Ovviamente, li consideriamo presenti.
Giornata perfetta km 97 3,54
Partecipanti 14 ciclistica + 2 ciclistica raduno o gf totale 16
 
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daniele1963
view post Posted on 12/6/2018, 20:50




By Mario il pres.
Domenica 27 Maggio
Il trittico delle relazioni in ritardo, comincia dalla lontanissima domenica 27, bella giornata soleggiata e fresca, con direzione Lagrimone per poi attaccare Monte Fuso.
Presenza ospiti, Richi, Enrico di Dino e Chuba (arriverà in corso d'opera), mentre come indigeni , non intesi come montecavolesi, ma come componenti della Ciclistica Montecavolo, Silvio, Iller, Vanni, Dino, Lello, Marco, Luca, Salvatore, Robbibel, Giuli ed , ovviamente, il sottoscritto.
L'andatura, sostenuta, la fa Iller, con accodati Silvio, Vanni e Lello. Per giustificare l'intensità, dirà di aver dovuto raggiungere dei fuggitivi che non ho, però, mai visto. A Traversetolo ci si divide. Neviano per me, Salvatore, Marco, Luca, Chuba, Robbibel e Giuliano, Val Termina per gli altri. Ovviamente la salita ci sgrana. Robbibel, Salvatore, Giuli, Luca, Chuba e Marco (ossia tutti gli altri) sono davanti, io dietro. A Neviano, qualcuno si ferma, altri no. Alla fontana della mamma a Cà Bonaparte, non si ferma nessuno. Non ho voglia di sobbarcarmi Monte Fuso, per cui a Sasso, giro per Ariolla e Scurano, mentre i prof , dopo Lagrimone, affronteranno i quattro chilometri al nove del Monte. Deve essere stata discretamente dura, perché pare abbiano approfittato di ristori di raduni in corso, infiltrandosi come degli immigrati abusivi. Di una cosa sono certo, nella discesa di Scurano, Giuli e Luca , se la saranno date di santa ragione. Gli altri, invece, pare abbiano deciso di evitare la scalata, percorrendo, in alternativa, la bassa di Lagrimone, che porta a Scurano da sotto.
Il rientro dei prof, come al solito è stato fatto a tutta, mentre i quasi pensionati, pare abbiano almeno respirato, nel fondovalle Enza. Il mio rientro, inizialmente isolato, è avvenuto , dopo Ciano, con Robbibonni, pure lui sul percorso ma da single. Mi sono, assieme a Robbibonni, soffermato con Carlitos (lui in inverso, dopo la giornata precedente sul muro di Sormano, fatto con l'altro prof della salita Enrico nostro) e, successivamente, ho incrociato AndreaOri e Tommaso, che considereremo tutti partecipanti alla giornata. Si dice che in piazzetta vi sia stato un ritrovo comune tra prof e quasi pensionati, con foto e chiacchiere.
Giornata perfetta km 88 3,35
Partecipanti 15 ciclistica + 3 ospiti totale 18

Sabato 2 Giugno
La festa della Repubblica del 2 giugno, ci vede nel modenese. E' una classica, quella che ci porta al San Pellegrinetto. Una lunga salita che comincia a Sassuolo e termina, dopo diciotto chilometri e termina, dopo aver attraversato Montebarazzone e Varana, appunto a San Pellegrinetto. Tre per cento, recita Strava, una bufala. Con le due, tre discese comprese, siamo ben oltre. La truppa è scarsa, però c'è Peppone, ed è un evento. Marco, Giuli, Lello, Silvio ed Iller, completano la compagnia. In realà a Puianello si aggregherà anche Max Tosi. Non mi ricordo chi stia al comando, fino a Sassuolo, in ogni caso, lo fa bene, perchè siamo tutti in gruppo. L'attacco allaa salita di Motegibbio, quattro chilometri al cinque, ma anche qua, mi permetterei di disquisire, fa da spartiacque. Giuli, Max, Marco davanti, io in mezzo, Silvio, Iller, Lello e Pepponw, dietro. Lello e Peppone rientreranno, non so dove, ma gireranno la bici, per are sosta, successivamente, in qualche bar locale. Dopo il bel castello di Motegibbio, c'è Monte Barazzone, quindi le discese che fregano, perché quella parte di strada che teoricamente ti da riposo, te la devi riciucciare in salita. Così è per Varana, un due bei chilometri al sei, per poi discendere alla fontana ( ? nessuno fermo), in centro al paese e ricominciare a salire per san Pellegrinetto. Lassù mi aspettano, Giuli, Max e Marco. Il resto è discesa, bella discesa, con l'ennesimo passaggio dalla curva Belletti, fino in fondo alla Rossenna prima e al Secchia dopo. Le varie soste, intanto ci hanno riaggruppati, per cui in fila indiana (Marco, Giuli, Max, silvio, Iller ed io), percorriamo a tutta la bassa di Baiso e di Castellarano, fino a La Veggia, per poi rientrare , in realtà un po' sparsi, dalla Pedemontana. I miei primi cento vengono, chiusi in piazzetta.
Giornata bella km 101 3,52
Partecipanti 7 ciclistica + 1 ospiti totale 8

Domenica 3 Giugno
I tracciatori, ci hanno fatto un bello scherzetto. Dopo i cento di ieri, oggi 3 Giugno, ci piazzano il “Trofeo dello Scalatore”.
Abbiamo anche una richiesta da parte di Chiara, triatleta del gruppo Luca Fantuzzi, di uscire con noi. Bene, mi dico, c'è una ragazza, ci sono solo delle salite (dieci in totale, cinque nel reggiano e cinque nel parmense), ci sarà la piazzetta piena. Di solito è vuota in quei rari giri domenicali nei quali si fa solo piana. ERRORE. Oltre al sottoscritto, Chiara, appunto, c'è solo Robbibonni, in una delle sue rare comparse in gruppo. In realtà, c'è anche Silvio, ma propende per un percorso soft (in compagnia di tal Cavazza, personaggio misto reggio-parmigiano, forse omonimo del nostro amico Stefano, scomparso dai nostri radar da un pò), inventato sul momento. Debbo inoltre dire, che alcuni prof ( Giuli, Salvatore, Luca e Carlo), si sono buttati sulla GF due Cime, quella del Cimone, tanto per intenderci. Non riesco, però a spiegarmi, perché lo SCALATORE generi questa moria, altre volte si è avuta una situazione analoga.
Bando alle ciance. Animati dal miglior spirito possibile, noi tre cominciamo ad affrontare le innumerevoli fatiche di Ercole. La mitologia ne cita dodici, noi ne avremmo dieci, ma in realtà ci accontenteremo di cinque, naturalmente quelle reggiane.
La prima è la più dura, comincia con il riscaldamento della Vecchia, continua con il tratto dalla Bettola al bivio per Paullo, diventa faticosa nel passaggio attraverso il bosco ed oltre, ritorna normale appena dopo Costaferrata, per poi chiudersi nel chilometro che porta alla Stella. Chiara mi è sempre davanti. Sta giusto in mezzo tra me e Robbibonni.
La seconda è normale. Dalla buca di Casina, porta a Migliara prima e a Leguino poi.
Dopo la discesa nella valle del verde e lussureggiante del Tassobbio, con il piccolo borgo di Ariolo, comincia la terza, quella che porta a Trinità. Mai in doppia cifra, ma sempre tre chilometri oltre il sette. Dopo la discesa che passa anche da Roncaglio, e che porta a Currada, i tracciatori, avrebbero voluto inviarci nel parmense. Siccome non è il momento migliore per quanto riguarda i rapporti tra le due genti (Parma in A, noi poveretti in Lega Pro, tra l'altro presi per i fondelli dalle autorità sportive), decido di rimanere da questa parte dell'Enza. Puntiamo a Ciano e San Polo. Lo facciamo in modo soft, perché, c'è la quarta da affrontare, l'ormai classica Madonna della Battaglia. Chiara rientra e Robbibonni, gran cavaliere, l'accompagna, mentre io vado alla ricerca della Madonna. All'arrivo a Montecavolo, non mi rimane che la quinta, la chiusura del giro, la salita della Chiesa di Montecavolo. La foto con la chiesa alle spalle, fa terminare il mio “TROFEO DELLO SCALATORE REGGIANO”.
Giornata bella km 65 3,21
 
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daniele1963
view post Posted on 9/12/2018, 22:01




Domenica 10 Giugno 2018 Gran Fondo Matildica


By Mario il pres.

Dopo lo Scalatore, c'è la Gran Fondo di Reggio. Il problema è che non ci sono relatori. In realtà due ci sarebbero. Enrico, ha già mostrato il suo talento, così come Carlo, ma ne l'uno, ne l'altro si sono fatti sentire. Giuli è impegnato con Antonella nei festeggiamenti del Ventottesimo anniversario di matrimonio, in riva al mare, mentre io sono oltre Alpe.
Si deve, allora, far ricorso a Strava e a Facebook
Ai nastri di partenza (si fa per dire, perché, ormai da due anni, si parte alla francese, ognuno quando gli pare), Silvio, Lello, Enrico, Dino, Marco e, pare, fuori concorso, Robbibonni con il fratello, per il medio (una novantina di chilometri), Carlo e LucaMor, per il lungo (centoventi)
Non so se l'hanno fatta assieme. Silvio, Lello e Dino, ne sono certo. Sono presenti, uniti, a tutti i ristori: Forse Marco ed Enrico hanno fatto storia a se. Certamente insieme, lo sono stati Luca Mor e Carlo nel lungo. Carlo avrà frastornato Luca per tutto il tempo con le sue chiacchiere. Carlo è fatto così, quando non è impegnato alla morte nei suoi folli percorsi montani, che si va a cercare in tutta Italia e pure nei nostri Appennini, lui parla, parla.... Chi è con lui, non può che annuire con la testa, perché impegnato allo stremo sul percorso. Secondo me, così sarà stato per Luca.
Caratteristica di tutti gli atleti della Ciclistica, è il fine corsa. Le foto ci dicono che i cappelletti della reggiana Gourmet, non hanno resistito all'attacco dei nostri eroi.

Giornata perfetta km 120 5,20
Partecipanti 9 ciclistica + 1 ospiti totale 10

Domenica 17 Giugno 2018


By Mario il pres.

Cominciamo questa relazione con i complimenti a Jack, Giacomo Tagliavini, per chi ancora non lo sapesse. Continua a mietere successi in provincia, regione, Italia. Ha stoffa, anche se il percorso è ancora lungo. E' nostro fratello, perché Daniele è uno dei papà della Ciclistica (cioè noi) e pure
suo padre (o almeno ha preso la colpa), per cui Giacomo è nostro fratello.

La continuiamo la relazione, con i complimenti a Carlo. Come già detto in altre pagine, si va a cercare le rogne in tutta Italia. Dopo lo Zoncolan, dopo il Muro di Sormano, ha pensato bene di farsi un Bernina ieri e bersi un Mortirolo ed un Gavia, oggi. Non avrà parlato con nessuno, perché solo, ma credo che, anche se in compagnia, avrebbe interrotto le comunicazioni.

Oggi, la Ciclistica, aveva in programma un difficile e lungo Vetto, Cereggio, passo di Via della Croce ( o Valico di Cereggio), Taviano, Selvanizza, Lagrimone, Campora, Sasso, Traversetolo.
Siamo partiti in numero limitato ( Silvio, Lello, Peppone, , Richi l'ospite, Giuli, Marco, RobbiBel, Enrico, Salvatore, Michi, Luca ed io) e fino a Vetto siamo stati assieme (per modo di dire, perché i prof, come al solito, arrivano alla fontana prima degli altri), mentre dopo abbiamo fatto scelte diverse. Marco, Salvatore, Lello e Giuseppe (sta pian piano andando in forma sotto le cure di Lello, il ragazzo), sono ritornati indietro, per poi andare alla ricerca del monumento a Scarponi, in quel di Canossa, io ho accompagnato (anche qua debbo aprire una parentesi, perché per accompagnare bisognerebbe stare con loro) Giuli, Enrico, Michele, RobbiBel e Luca Mor, fino al valico di Cereggio, per poi rientrare da Ramiseto, Atticola e di nuovo Vetto ( recuperando a San Polo il fondatore Vanni), mentre i sopra citati, con appena dietro Silvio e Richi, hanno fatto tutto il percorso stabilito. Non so come siano andati, Strava ci dice che nel rientro (scegliendo la Val Termina) hanno tirato come dei dannati, forse perché, visto il percorso lungo, l'ora mediana stava per arrivare. Silvio e Richi, sono certo, il passo lo hanno tenuto costante, seppure non esasperato. Noi altri (Vanni compreso), invece ci siamo tutti ritrovati in piazza piadina, insieme ad Eleonora panciona in continua crescita, ma sempre in bici. I ragazzo che nascerà o avrà in odio il mezzo, oppure sarà un campione.

Giornata perfetta km 100 3,50
Partecipanti 11 ciclistica + 1 ospiti totale 12

by Robbibonni
DOMENICA, 24 GIUGNO. Non amo poltrire, ma .. che non ami le partenze all'alba è noto, ai più! 😁 Questa volta, però, anche sotto la spinta di mio fratello Riccardo, ho pensato valesse proprio la pena fare un'eccezione! Già, perché era in programma la classica di Monte Orsaro. Quindi .. sveglia di buon mattino - 5.30! - e via a pedalare! Confesso, con mia sorpresa oggi tante defezioni, così a Puianello ci ritroviamo in sette, Giuliano Sasa' Giorgio Tommaso Denis Ricky ed io. A Casina incontreremo Lello e Peppone, che opteranno in quel de La Gatta per la salita che porta a Carnola con rientro dalla statale, incontrando sulla loro strada Carlo ed Enrico. Giornata fresca e soleggiata. Arrivati a Villa Minozzo, sosta alla fontana e foto di rito, quindi di nuovo in sella per affrontare quella che sarà l'ascesa più impegnativa della giornata, la salita che dal centro del paese porta a Monte Orsaro, passando per Coriano e Santonio, una salita lunga e costante, con una pendenza intorno al 6/7% , con punte del 10% o poco più, immersi in un bellissimo scenario, in cui a farla da padrone è il Monte Cusna, la cima più alta dell'Appennino Reggiano. Ricky ed io arriviamo in cima in leggero ritardo rispetto a Giuliano Sasa' e Denis e qui - complici una serie di circostanze tipiche del miglior ragionier Fantozzi!! - non riusciamo a ricongiungerci agli altri. Decidiamo così per un rientro in tutta tranquillità, liberi da vincoli d'orario, non senza esserci prima rifocillati a dovere! e aver immortalato quei bei momenti in altrettante foto. Rientro a La Gatta e qui la terzultima difficoltà di giornata. Le altre - come detto da Giuliano - sarebbero state lo strappo di Casina e .. le forche di Puianello!! 😁 Proprio da Giuliano apprendero' poi che lui è Denis avranno fatto rientro di buon passo causa giustificati motivi familiari!! mentre Sasa' e Tommaso saranno rientrati poco dopo. Quanto a noi .. un caldo sole e .. un bel vento in faccia! ci faranno compagnia sino al rientro a Reggio. Colgo l'occasione per fare alla truppa che salirà in Trentino gli auguri, perché potranno essere giornate di delle belle pedalate by Robbibonni
DOMENICA, 24 GIUGNO. Non amo poltrire, ma .. che non ami le partenze all'alba è noto, ai più! 😁 Questa volta, però, anche sotto la spinta di mio fratello Riccardo, ho pensato valesse proprio la pena fare un'eccezione! Già, perché era in programma la classica di Monte Orsaro. Quindi .. sveglia di buon mattino - 5.30! - e via a pedalare! Confesso, con mia sorpresa oggi tante defezioni, così a Puianello ci ritroviamo in sette, Giuliano Sasa' Giorgio Tommaso Denis Ricky ed io. A Casina incontreremo Lello e Peppone, che opteranno in quel de La Gatta per la salita che porta a Carnola con rientro dalla statale, incontrando sulla loro strada Carlo ed Enrico. Giornata fresca e soleggiata. Arrivati a Villa Minozzo, sosta alla fontana e foto di rito, quindi di nuovo in sella per affrontare quella che sarà l'ascesa più impegnativa della giornata, la salita che dal centro del paese porta a Monte Orsaro, passando per Coriano e Santonio, una salita lunga e costante, con una pendenza intorno al 6/7% , con punte del 10% o poco più, immersi in un bellissimo scenario, in cui a farla da padrone è il Monte Cusna, la cima più alta dell'Appennino Reggiano. Ricky ed io arriviamo in cima in leggero ritardo rispetto a Giuliano Sasa' e Denis e qui - complici una serie di circostanze tipiche del miglior ragionier Fantozzi!! - non riusciamo a ricongiungerci agli altri. Decidiamo così per un rientro in tutta tranquillità, liberi da vincoli d'orario, non senza esserci prima rifocillati a dovere! e aver immortalato quei bei momenti in altrettante foto. Rientro a La Gatta e qui la terzultima difficoltà di giornata. Le altre - come detto da Giuliano - sarebbero state lo strappo di Casina e .. le forche di Puianello!! 😁 Proprio da Giuliano apprendero' poi che lui è Denis avranno fatto rientro di buon passo causa giustificati motivi familiari!! mentre Sasa' e Tommaso saranno rientrati poco dopo. Quanto a noi .. un caldo sole e .. un bel vento in faccia! ci faranno compagnia sino al rientro a Reggio. Colgo l'occasione per fare alla truppa che salirà in Trentino gli auguri, perché potranno essere giornate di delle belle pedalate

Domenica 1 Luglio 2018, Domenica 8 Luglio
By Mario il pres.
I giri dei QUATTRO GATTI, così li ha definiti Enrico. Il primo, domenica 1 Luglio, nasce dalla coincidenza con il Week End Dolomitico della squadra e in tanti sono lassù, oltre le nubi, dove osano le aquile, quello dell' 8 Luglio, invece, è generato dall'indolenza collettiva. Non è il giro in piano che fa scappare i prof, per cui, non ha giustificazioni l'assenza in massa, non che la cosa abbia molta importanza, perché la Ciclistica è fatta da chi c'è.
Domenica 01 Luglio
Ebbene si, ci si trova in tre in piazzetta, tutti gli altri sono al fresco, sulle Dolomiti, nell'ormai celeberrimo WEEK END TRENTINO, o DOLOMITICO, quello che di solito si conclude con la passeggiata in TAXI, per alcuni.
Silvio, io e Michi. Proviamo a viaggiare verso Puianello, per vedere se c'è altra popolazione. In effetti Enrico c'è e c'è anche la panciona Eleonora, per cui c'è anche il suo pargolo in attesa di luce. E' questo il motivo del numero virgolato di partecipanti.
Come al solito le ripetiamo di fare attenzione. Lei, però, dice di trovarsi a suo agio sulla bici. In ogni caso, non forzerà, rientrando prima del Bocco. Noi, invece continuiamo per il giro della Pietra, quello di Maro e Vologno, tanto per intenderci, quello dalle vedute, in alcuni tratti, dolomitiche, tanto per sentirsi vicini ai nostri compagni la in loco. Scegliamo una scorciatoia, teoricamente poco sfruttata, in realtà piena di macchine, pronte anche a farci la festa.
Michi ed Enrico, sono in palla e volano, io e Silvio c'è la caviamo. Notevole il muro di Vologno, li dove c'è la chiesa di Vologno dedicata a San Prospero ed, ovviamente, alla Madonna, quella che vedi, se ti dimentichi di inserire il rapportino 8il muro viene, giusto giusto, dopo una discesa).
Arrivati a Carnola, c'è la solita sosta alla fontana, con foto di rito per noi e per altri che li si fermano. Il rientro prevederebbe un Cà del Merlo dal Cigarello, ma si preferisce il corto, nonostante questo significhi, l'odiata Felinese. Dopo Casina, ci becchiamo la Stella ed il rientro da Canossa e Quattro Castella, con la velocissima discesa di Bergonzano, asfaltata a nuovo. In piazza a Montecavolo foto e saluti , poi a casa.
Giornata bella km 94 3,45
Partecipanti 4 ciclistica + 1,5 ospiti + tutti quelli del week dolomitico totale ?
Domenica 08 Luglio
I messaggi nella chat del venerdì, lasciano presagire poca affluenza nel ritrovo di calendario. Vi sono notevoli adesioni ad un lungo abusivo del sabato, per cui, la domenica sarà per pochi intimi.
Così è stato, in piazzetta Silvio, Marco e Gabriele, sono in chiacchiere al mio arrivo ( da due domeniche, sono abbastanza puntuale). Si aggiungono anche Robbibonni e Riccardo ( Bonetti brothers') con Francesco, un triatleta loro amico. La sorpresa più grossa, però, l'abbiamo a Quattro Castella, quando troviamo il Dotùr ( Carmine Francesco Mazzoccoli per l'anagrafe, Carmine per tutti, Dotùr per gli amici) e sarà un bene, perché , mi sono dimenticato di dirvelo, il giro in programmo oggi, è lungo e anche un po' faticoso. Il caro Carmine, ci toglierà le castagne dal fuoco, tirandoci per la bellezza di 105 chilometri su 115 previsti (ovviamente perché è partito e arrivato a Quattro Castella). Dicevo del giro. Una lunga cavalcata verso Langhirano prima, Pastorello poi ( Robbibonni Riccardo e Francesco, il loro, gireranno per la Val Toccana direttamente), quindi direzione Corniglio lungo la Valle della Parma. Un mangia e bevi continuo, fino a quattro chilometri da Corniglio, quando dopo il ponte si gir a per Carrobbio e si inizia la Carrobbio-Tizzano, una salita abbastanza dolce, intervallata da una discesa assassina (quando stai andando in quota, le discese non sono mai positive), con due tratti non lunghi a pendenza appena doppia. Su a Tizzano, ci soffermiamo molto. Un accogliente bar (o meglio una accogliente barista), ci fa perdere un po' di tempo. Tempo che viene recuperato nella discesa che porta a Capoponte, anche se c'è un leggero vento contrario. Mi impongono il rientro da programma, dalla Val Toccana. Non è una sofferenza, ma ne avrei anche fatto a meno. Morale della favola alla fontana della Mamma, siamo, tutti in gruppo (ovviamente Silvio, Marco, Gabriele, io e locomotiva Carmine), pronti per rientrare a tutta dal fondovalle Sella, fino a Traversetolo, San Polo, Quattro Castella, salutando Gabri e Carmine ( uno in taglio per Cavriago, l'altro arrivato al nido). I restanti cinque chilometri, io, Silvio e Marco, li facciamo tranquillamente. In piazza , ci raggiunge Dino, in moto, per i saluti finali
Giornata bella km 115 4,15
Partecipanti 5 ciclistica + 3ospiti totale 8

Domenica 15 Luglio
By Mario il pres.
E' proprio vero, “ chi si loda si imbroda”. Avevo appena finito di dire che ultimamente sono puntuale e trak, domenica una ventina di minuti di ritardo. Non male nella tappa del Ventasso.
Non so chi ci sia davanti, ma comincio a tagliare già da Montecavolo, passando dalla piscina. Cerco i percorsi più corti, per cui a Quattro Castella vado per la vecchia provinciale. Sono solo, ovviamente, e questo mi permette, nella valle dell'Enza, da Cerezzola quasi fino alla Cueva, soprattutto nelle vicinanze del Pagoda, di sentire una miriade di cicale frinire, con una intensità pazzesca, quasi a chiedere se ciò che senti è naturale, oppure ci sono problemi nella tua testa.
In ogni caso a Vetto incrocio Alberto, in discesa e, soprattutto, dopo Vetto, mi aggrego ai Bonetti Brothers, che hanno però, come destinazione Cà di Scatola. So che i partecipanti di giornata hanno, come percorso ufficiale, Gottano, per cui, spero, tagliando da Atticola di recuperare qualche cosa.
Comincio, così, la salita più lunga del nostro Appennino, sedici chilometri da Atticola al piazzale del Ventasso, con pendenza medi a 6%. Non è cosa da poco. Se poi analizziamo il tratto dalla Buca di Borcale al piazzale, allora parliamo di dodici chilometri al 7,5%, fate voi. La rogna più grossa, potrebbero sembrare i due chilometri di Montemiscoso. In realtà, invece la rogna più grossa sono i cinque chilometri che separano Montemiscoso dal piazzale Ventasso. Pendenza costante, più o meno, ma non finiscono mai. Sto perdendo la speranza di incrociare il gruppo mattiniero, quando a cinquecento metri dall'arrivo, comincio a vederli. Robbibel, Luca, Michele, Enrico, Gabriele, Salvatore, Giuliano e Silvio, mi invitano a rientrate con loro. Ovviamente non li ascolto e arrivo fino alla meta parziale. Loro, da bravi ragazzi mi aspetteranno appena più in basso.
La meta l'ho raggiunta perché non puoi invertire la bici a cinquecento metri dal culmine e perché è il pegno di tifo calcistico dei componenti della Ciclistica, per la vittoria della Coppa Italia da parte della squadra del cuore, nel mio caso Juve.
Il ritorno è una pacchia, sia per la compagnia che per la strada in perenne discesa (quasi). Giuli spero sia passato con un po' di timore dalla sua curva (sapete che la Ciclistica ha curve dedicate in qualsiasi parte della regione: modenese curva Belletti, reggiano curva Giuli, o drittone di Dino, Enrico Michi, Silvio e Mario, parmense curva di Lesignano Bagni, con caduta di gruppo), ma per il resto è sempre andato in picchiata, seguito da Salvatore, Robbibel, Enry e gli altri. Nell'unica contropendenza del ritorno, quella sotto Vetto, inglobiamo il buon Carlo, di rientro dalle sue tappe alpine e non, francesi . Da Vetto a Montecavolo si rientra con giudizio, sempre, però allegramente, con Giuli, Carlo e Salvatore, spesso ai remi. Pare che sul percorso si siano visti anche Vanni e Iller, roba da poco, però.
L'arrivo a Montecavolo è in mezzogiorno avanzato, per cui i saluti sono veloci, per accelerare il rientro in famiglia.
Giornata bella km 106 4,27
Partecipanti 13 ciclistica + 2 ospiti totale 15

Domenica 22 Luglio

Le vacanze sono vicine e c'è già chi pensa all'organizzazione delle stesse, per cui c'è il deserto.
Silvio questi problemi non li ha ed è presente, capitan Belletti rientra dopo alcune assenze, Lello sta tirando gli ultimi (intesi come chilometri, ovviamente, anche se in realtà il sabato successivo, farà un Pradarena, assieme a Carlo e SaSa), ma c'è, Salvatore farà l'ultimo giro con la squadra e c'è. Gabriele, invece, continua a stupire per le sue presenze, cosa non sempre possibile per impegni famigliari e anche lui c'è. Come ospite, noi non ci facciamo mancare niente, c'è un conoscente di due nostri illustri, quanto scarsamente presenti, iscritti, ossia Andrea e Paolo Barozzi, mi sembra di ricordare di nome Costantino. Starà con noi tutto il giro, facendo notare la sua caparbietà (in sostanza, uno che ne ha)
Bello il giro, che prevede Castelnuovo, discesa dei Gessi, fondovalle del Secchia fino alle fonti di Poiano, quindi Razzolo (ma è veramente il paese natio di Razzoli?), Gatta , con rientro, dopo Casina , da Regnano.
Le foto intermedie vengono fatte a Casina e alla fontana di Carnola.
Lello non farà Razzolo, Silvio è indeciso, ma sceglierà il lungo. Verrà premiato (non solo lui, ma noi tutti) alle fonti, dalla vista di una ragazza in presa solare adamitica, o quasi. La stessa vista, l'ha avuta anche un vecchietto al volante di una Panda che per percorrere dieci metri ci ha messo almeno cinque minuti.
La salita di Razzolo è doppia, una porta fino a Poiano, l'altra dopo la vallata di un affluente del Secchia, porta a Razzolo. Davanti i soliti, capitan Belletti, Salvatore e Gabriele, io e Silvio dietro, ma non troppo.
Diciamo che un po' più impegnativa è stata la Gatta, non tanto per le pendenze, ma per il fatto che viene sempre per ultima , dopo una mattinata di altre salite. A Casina, a sorpresa, incontriamo Vanni e Iller. Qualcuno li costringerà a fare San Giovanni e loro ubbidiranno da bravi fondatori. Il rientro da Regnano e velocissimo per Salvatore, Roberto e Gabriele, tanto che non li vedremo più, mentre in piazza, arriviamo Io, Vanni, Iller e Silvio, per le utlime chiacchiere.

Giornata bella km 103 4,22
Partecipanti 8 ciclistica + 1 ospiti totale 9

Domenica 29 Luglio
Detto dei tre pazzi Salvatore, Lello e , soprattutto, Carlo, che ieri sabato, sono andati a Pradarena ( che, ricordo, è la meta per la vittoria della Champions della squadra calcistica del cuore e non mi sembra che negli ultimi sette anni vi siano state vittorie in tal senso), l'ultima di calendario viene fatta da Michele, Giuliano, Silvio, ovviamente, Gabriele, che insiste, Tommaso, che rientra dopo un po', dal sottoscritto e da Roberto Montermini (Chuba), come ospite.
Pur arrivando lngo, riesco a recuperare il gruppetto. Con sorpresa(non avevo guardato il percorso), mi ritrovo un Baiso da fare, prima del fondovalle Secchia che porta a Lugo. Giuli, tenta in tutti i modi di convincerci ad affrontare Ca a bella salita piena di tornanti, prevista ne lungo, ma siamo noi sei a convincerlo a desistere. Prignano, è sempre una salita interessante, anche se la si apprezza di più nel senso contrario. Il piccolo dritto prima del paese, chiude i sei chilometri di salita. La fontana è l'unico memento riservato al relax, perché, dopo si discende per Castelvecchiol e Pescale. La diga di Castellarano, questa volta è piena d'acqua e le anatre ci osservano, mentre rischiamo l'arresto per i soliti bisogni liquidi da espletare. A Veggia, Giuli, si vendica della scelta di ca Mateazzi, svoltando per i dislivelli di Casalgrande Alto. Stranamente viene seguito da tiutti senza troppe imprecazioni, tra l'altro verranno percorsi ad andatura sostenuta. Al rientro a Montecavolo, nella piazzetta delle rose, ad aspettarci, vi sono Vanni e Iller, che si lamentano per averli fatti attendere

Giornata bella km 95 3,48
Partecipanti 9 ciclistica + 1 ospiti totale 10

Domenica 02 Settembre 2018


By Mario il pres.

Ragazzi, si ricomincia. Dopo un mese di anarchia estiva dovuta alla mancanza voluta di percorsi in calendario, i tracciatori ci consigliano un bel Baiso, Montefaraone, Carpineti, Cigarello, Cà del Merlo, Marola, Casina, con rientro dalla Stella, o in alternativa, dopo Cigarello, Pantano.
Ci sarà la piazza piena, mi dico. Invece no. Una previsione meteo catastrofica del giorno precedente, spaventa i valorosi atleti della Ciclistica. Il grigio del mattino, al momento della partenza, spinge la massa a “ VOLTER GALOUN”, così si legge nei messaggi Whatsapp della chat ciclistica, chat che poi di bici poco ha (è, però, interessantissima per altri argomenti, o meglio, per uno solo..... ).
Personalmente non mi lascio spaventare e vado all'appuntamento. C'è la crema, ossia Bruno, il vecchio della Ciclistica (in realtà il più vecchio degli iscritti è Alessandro, ma, mentre una volta ci veniva incontro in inverso, ora preferisce una uscita leggera il sabato con i fondatori) e Iller il vice pres, nonché socio fondatore. Non c'è Silvio e questo è un evento. Stop. In realtà c'è un ospite. Costantino, già uscito con noi e amico di Andrea e Paolo. Per fortuna che c'è lui, perché i due ragazzotti della Ciclistica, dopo la Minghetta e Viano, preferiscono rientrare, lasciandomi all'acqua. Non nel vero senso della parola, perché di acqua, nella mattinata, non c'è stata proprio neanche l'ombra, anzi è comparso pure il sole.
Con Costantino, un po' tra chiacchiere e tirate, arriviamo, dopo Baiso e Carpineti, al Cigarello, per poi scegliere Pantano, perché su a Marola si vede il cappello di nubi. Dopo Casina riprendiamo la Stella per rientrare da Sordiglio e dallo strappo di Paderna e salutarci in piazza a Montecavolo, senza soffermarci in chiacchiere.
La Ciclistica è fatta da chi c'è.


Giornata un po grigia km 78 3,14
Partecipanti 3 ciclistica + 1 ospiti totale 4

Domenica 5 Agosto

Questo appuntamento è un evento eccezionale. Viene inserito in calendario, ma non è per tutti..
Intercorrono telefonate, durante la settimana.
Giuli, il fautore principale dell'evento, cerca adepti. Li trova in Gabriele (sotto rischio di orario d rientro), Luca (in attesa di Cuba) e Roberto Bel (che addirittura allungherà il giro, come se non fosse già un'impresa arrivare a Pradarena e rientrare) e troverà adepti anche tra gli ospiti. Chiara (triatleta reggiana, ma soprattutto gran nuotatrice),che ha chiesto aiuti per la parte ciclistica della sua attività sportiva e che ogni tanto esce con piacere (reciproco) con noi, si aggrega agli eroi alla gatta, Max Tosi sarà stato coinvolto da Giuli, mentre la sorpresa è Maurizio Aguzzoli, l'iron man del ciclismo (per lui un allenamento, abituato a distanze pazzesche), che si è aggregato al gruppo forse già da Reggio. All'appuntamento c'è anche Carlo, un altro IRON MAN (nostro) appena reduce, la settimana precedente, dallo stesso tragitto.
Ben centocinquanta chilometri e sei ore e passa di bici, un'impresa
Di ciò che è successo durante il percorso, poco posso dirvi, se non che la fontana di Cervarezza ha accolto Luca e Giuliano, ma per chi l'ha fatto posso certamente certamente dire che sono i portabandiera del nostro cartellone “ CICLISTICA MONTECAVOLO THE POWER ON DE ROAD”

Giornata bella km 150 6,48
Partecipanti 5 ciclistica + 3 ospiti totale 8

Domenica 09 Settembre 2018


By Mario il pres.

Vogliamo parlare di Aria Contro?
Pare che sia una cosa normale che l'aria fredda della montagna, più densa e più pesante per unità di volume rispetto a quella calda, scenda a valle scalzando l'aria calda, per cui, noi che di solito, al mattino, andiamo verso la montagna ce la troviamo contro. E' successa la stessa cosa anche questa mattina. Siamo in undici a percorrere la provinciale che porta a Vetto ( in realtà qualche variazione c'è stata, perché Iller, Vanni e Lello, si sono sganciati e non so cosa abbiano fatto). Luca, il più in forma, la tira con intensità, seguito da Enry, sempre pronto alla sfida, Costantino (ospite) Stefano, (subito utilizzato da Silvio come meccanico riparatore, causa foratura a Roncolo) e Roberto, pure loro ospiti, Marco, Silvio e il sottoscritto. Vetto fa da spartiacque. Non so per quale motivo, ma Silvio, Marco, Iller, Vanni e Lello, gireranno le loro bici verso la discesa, lasciandoci soli. Luca, io, Enry, Costantino, Stefano e Roberto affrontiamo la scomoda piscina di Vetto, una salita di cinque chilometri all'otto, ma due e mezzo al dieci. Io sono dietro, ma conosco la strada, per cui gli altri sono costretti ad aspettarmi. Perderemo i due ospiti Stefano e Roberto ( non so per quale motivo, in quanto dotati di potenzialità). Dopo Costaborga, la pendenza cala di intensità. Ne approfittano Luca e Enry, per parlare del loro argomento preferito, non la bici, ma la gnocca. Ne ho sentito di ogni!!!, quasi alla stregua degli argomenti o delle foto che passano per la Chat Ciclistica (meno male che Silvio aveva già cambiato direzione). Finalmente, dopo tanti falsi avvistamenti, arriviamo al passo sotto Monte Piano ed iniziamo il rientro, quasi tutto in discesa. Il quasi è d'obbligo, perché ci saranno i due strappi di Casino, la salita prima di Castelnuovo, lo strappo dell'Ospedale e la rognosa Felinese, tutta controvento.
Ed eccoci al problema. Avevamo l'aria contro in salita, per cui te la aspetti favore in discesa (oltre alla pendenza). Errore, c'è L'INVERSIONE TERMICA che ci frega. Ad una certa ora, pare cambi tutto, anzi CAMBIA TUTTO, l'aria che prima andava dalla montagna alla piana, ora ritorna a casa.
Facciamo finta di niente e rientriamo da Casina sulla statale, perché sulla Bibbia c'è casino tra il percorso scritto e quello tracciato. Noi scegliamo il più facile, per non commettere errori.
A Puianello i tre reggiani mi lasceranno solo e solo rientrerò in piazzetta delle Rose a Montecavolo, completamente vuota. Anche questa volta la parte migliore della giornata (le chiacchiere gli sfottò), è saltata.


Giornata un po grigia km 79 3,08
Partecipanti 8 ciclistica + 3 ospiti totale 11

Domenica 16 Settembre 2018


By Mario il pres.


Certe relazioni, bisogna farle subito, per non dimenticare episodi di giornata interessanti.
Il giro è duro, è il nostro “Piccolo Lombardia”, il più intenso prima della fine stagione.
La piazza, anche se non mi vede presente, è occupata. Silvio, Vanni, Iller, Marco, Lello, Salvatore (reduce dalla Madonna del Ghisallo e dal Muro di Sormano, ossia i sabati pazzi ella Ciclistica), Morello ( Luca mor), Robbibel e Carlo (questa settimana tranquillo, ma la precedente protagonista dei sabati pazzi della Ciclistica, con il radici, assieme Salvatore e Robbibel, dopo, attenzione attenzione, il giro de Lago di Como del venerdì, un pazzo tra i pazzi) e l'ospite Costantino, mentre a Puianello ci aspettano Giuli ed Enry. Luca mor, ieri sera l'ha passata in bianco e questa mattina si sfoga con la bici. Assieme a Robbibel, fa morire il sottoscritto, Giuli, Carlo, Salvatore, Costantino ed Enry, lungo il falsopiano di Pecorile. Marco, Vanni, Silvio, Lello e Iller, intanto, ci hanno abbandonati, preferendo la statale per Casina ( corto inventato) e di loro non parleremo più.
Noi sette della Ciclistica, più Costantino, invece ne avremo da dire. Intanto di Cavandola, o meglio della salita che porta a Cavandola , ma che abbiamo percorso fino al bivio di Votigno. Davanti, Belletti e Salvatore e forse Luca e Carlo , se le danno lungo il chilometro e cinquecento all'undici di media, Costantino è in mezzo, più o meno con Giuli, mentre io ed Enry lottiamo per la maglia nera. Al bivio, in sosta per le foto, l'argomento è il solito, il numero giornaliero (o settimanale o mensile o annuale), dei rapporti sessuali. Enry e Luca, la fanno da padroni. Il silenzio ritorna dopo la discesa nella buca del Mulino di Votigno. Cominciano, infatti, i sei chilometri che ci porteranno alla Stella ( pendenza otto per cento). E qua succede l'incredibile. Luca Mor, affamato di f...., vede una ragazza in passeggiata, ma la vede di scorcio, per cui chiede a Rob, di fianco a lui, come era. Robbibel la piazza li come una media età, ma viene corretto dalla ragazza stessa, dotata di un udito bionico, che si dichiara giovane. Entusiasta della risposta, Luca , gira la bici e ritorna verso la ragazza. Non lo vedremo più. Sono stato costretto a inserire nella tipologia delle presenze giornaliere, la voce dispersi, che troverete in fondo pagina. Per noi continua la fatica (Salvatore rientrerà dopo Casina), mentre per Luca, forse, ne inizia un'altra.
Il resto è la solita routine. Quelli rimasti ( io, Robbibel ;Carlo, Giuli, Enry e Costantino) si fanno Marola, per rientrare da Casina, farsi il col di San Giovanni e la discesa di San Pietro. Qualcuno pensa di accorciarla dall'interno di Jano, ma Giuli, l'incontentabile, ci appioppa Borzano. La Russia la facciamo da separati in casa ( io e Costantino, non ci fermiamo ad una fontana), come pure il rientro da Albinea. Gli incontentabili ( aggiungo Carlo a Giuli), si berranno anche la Chiesa di Albinea. Con qualcuno in piazza ci si ritroverà, per le ultime coglionate di giornata.

Giornata perfetta km 79 3,32
Partecipanti 11 ciclistica + 1 Ciclistica disperso+1 ospite totale 13

Domenica 23 Settembre 2018, 30 Settembre 2018

By Mario il pres.

Oggi , ultima di settembre, sono stato sollecitato da Salvatore per la mancanza della relazione del 23, con ragione, ma raga, si fa quel che si può.
Domenica 23 Settembre
Oggi, non siamo in tanti, ma abbiamo due ospiti importanti Sergio e Marco che chiameremo Simonazzi, rappresentanti dello showroom bici che affianca l'ormai noto negozio moto.
Proprio per la loro presenza, la e per farci belli, l'andatura la teniamo subito alta. Silvio, Lello e Richi ( che considereremo ancora ospite, nonostante i suoi anni trascorsi in Ciclistica), non brontolano, figuriamoci Carlo, Salvatore, Giuli ed Enrico e, per breve tratto Robbibonni, in rientro dopo un'estate travagliata.
Il passo è buono, ma la parola passo, in dialetto “pas”, ha diverse accezioni, non ultima quella relativa all'aggettivo dell'organo sessuale maschile ed Enry, sempre impegnato in battaglie notturne, ne è il facile bersaglio.
Tra l'altro è proprio Enrico a diventare protagonista, forando all'inizio della val Cieca, mettendo in evidenza, ancora una volta (era toccato a Stefano -Simonazzi, un'altro dell'equipe oggi non presente, in altra occasione), l'abilità dei tecnici dello showroom. Oggi è toccato a Marco.
Questo inconveniente spacca il gruppo. Davanti Silvio, Richi e Lello, dietro tutti noi, tranne RobbiBonni, che ci ha lasciati per un Sella di giornata.
Dobbiamo affrontare la salita di Mulazzano o delle Vacche, tre chilometri e mezzo al sei, con tratti in doppia. Lo si affronta, però, dopo il palso piano della Val termina (o Val Cieca), tirato a tutta da Salvatore e dal sottoscritto, per rincorrere culi passati in precedenza, purtroppo con scarso successo. Ne pago un po' le conseguenze sulla salita. Ma i ragazzi sono bravi ad aspettarmi. In discesa (ci si ricompatta, intanto con il trio in fuga), Giuli sparacchia, come suo solito, ma anche i Simonazzi si difendono bene. Che Giuli sia incontentabile, lo si nota anche nel falso piano che porta a Capoponte. E' davanti a fare una andatura non proprio leggera. La Val Toccana è lunga e suddivisa in due tronchi. La prima parte viene fatta più o meno tranquillamente. Il problema che nel tratto centrale ci sorpassa una ragazza, direi molto appetibile. Sapete che tira più un pelo di f... che un carro di buoi. E' la realtà. Si forma un carosello al quale partecipiamo tutti, anche se la seconda parte di salita qualche vittima ( io in primis) la genera. In ogni caso alla Fontana della Mamma, ci riuniamo tutti (non Silvio, Lello e Richi), ragazza compresa e questo ci permette di apprezzare lo sforzo fatto per starle in compagnia.
Il ritorno dovrebbe essse una pacchia, ma così non è. C'è Neviano dal Torrione, ma questo è un piccolo problema (2,6 km al 3, ma le medie di Strava vanno interpretate). C'è la bellissima discesa di Neviano e nche questo non è un problema. C'è il falso piano in discesa che porta a Traversetolo e questo comincia a diventare un problema, perché Salvatore e Giuli, davanti la tirano. Il problema grosso diventa Guardasone. Da Stombellini. Vengonio citati ottocento metri all'undici, ma ragazzi, credetemi, è una bufala. Io non ho Garmin o accessori simili, ma garantisco che non si scende sotto il dodici e le punte sul 20 e passa ci sono. Quando scolmi tiri un sospiro di sollievo.
Salite finite quindi tutti tranquilli. Non proprio la tangenziale da Quattro Castella a Roncolo ( dopo che Carlo ci ha trascinati su dalle ceramiche Leoni) è troppo invitante per non fare una crono squadre. Salvatore, io , Sergio, Giuli e Carlo, ci alterniamo al comando, con cambi quasi regolari, arrivando stanchi a Montecavolo.
Giornata splendida km 78 3,00
Partecipanti 8 ciclistica + 3 ospiti totale 11

Domenica 30 Settembre

I tracciatori, oggi ultima di settembre, hanno pensato di regalarci una giornata di fatiche, dimenticandosi che il nostro “Piccolo Lombardia” era già stato tracciato.
Abbiamo diversi ospiti. Costantino, Roberto Montermini, Marco, Sergio e Chiara.
Anche noi siamo ben presenti. Salvatore, Bruno, Lello, Michi, Carlo, Silvio, Iller, Vanni, Gabriele ( che è riuscito a crearsi lo spazio per una bicicletta), RobbiBel, Giuli, Luca M ed io.
In testa sono Carlo e Salvatore. Parlano, ma spingono, per cui l'andatura è sostenuta, mettendo un po' in difficoltà Chiara, che però, con ostinazione rientra. A Rondinara, siamo tutti assieme, poi la separazione. Chiara in mezzo tra il gruppo davanti e quelli un po' in ritardo, non si accorge di dover voltare per il municipio di Viano, per cui si ritrova sola al bivio per Baiso ( rientrerà, invertendo la bici). Ci scusiamo per averla abbandonata.
Ma veniamo a noi. Detto della Minghetta, prima salita di giornata, il percorso ci porta al municipio di Viano ( 1 km al 10), che continua per un altro chilometro al dieci e passa a Mamorra ( seconda e terza di giornata). C'è poi, dopo saliscendi vari, il mitico Castello di Querciola. La telefonata di Chiara, dispersa, mi permette di godermi una bellissima vista sulla Chiesa- Castello. Vedo anche gli altri compagni ( Giuli, Robbibel, Gabriele, Michi, Salvatore, Luca Mor, Chuba, Costantino, Marco e Sergio), in fila indiana, mentre attaccano la salita. Io arriverò un po' dopo, ma la pendenza non è cambiata. Questa quarta salita (tratto del Castello più il tratto che porta a Fondiano, appena dopo Regnano) è durissima e le difficoltà aumentano per lo stato pessimo( ed è un eufemismo) della strada. La sosta a Fondiano è d'obbligo (Carlo si impegna in una pisciata chilometrica, quasi avesse bevuto tutta l'acqua del lago di iseo, circumnavigato ieri, tanto per fre due passi...).
La quinta di giornata e la salita che porta a San Giovanni, la sesta è il Col di San Giovanni, la settima è lo strappo di Giandeto ( non per Michi, che ci abbandona), l'ottava è la salita che da Giandeto ci porta al muro di Canicchia. Dirvi chi sta davanti mi diventa difficile, io sono sempre l'ultimo. So solo che dopo questo muro il nostro CAPITANO (che sono certo sia stato spesso davanti), fora, ma si gestisce la sostituzione in proprio, senza coinvolgere i tecnici Simonazzi.
Ho perso il conto. A no, la nona. La nona è Marola dalla Statale (non per Gabriele, che ha terminato le ore d'aria, per cui deve rientrare). Una bazzecola. Finalmente ci si ferma ad una fontana, quella di Marola appunto. Sosta benefica, perché, dopo un conciliabolo generale, si decide di rientrare dalla Statale dopo Casina, eliminando l'undicesima ( la Stella) e la dodicesima (la buca di macigno).
La discesa, come al solito, esalta Giuli, ma anche quasi tutti gli altri. Dopo La Vecchia entra in azione Roberto Montermini (Chuba), abituato dalle corse alle alte velocità e in un attimo siamo a Puianello. Risultato, a mezzogiorno a Montecavolo in piazza delle Rose per foto e commenti.
Giornata splendida km 74 3,02
Partecipanti 13 ciclistica + 5 ospiti totale 18
 
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